Stangata su IVA distributori automatici, sigarette elettroniche e accisa birra.

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Aumento IVA su caffè  e snack da distributori automatici, imposta sulle sigarette elettroniche e accisa sulla birra, tutti prodotti che utilizzano la grande massa dei cittadini. La stangata è dietro l’angolo, in arrivo.

foto il sole 24 ore

1) Stangata IVA al 10% SUI DISTRIBUTORI AUTOMATICI dal 1-1-2014. Occorrente per il rifinanziamento degli eco-bonus.

Salirà dal 4 al 10%  l’aliquota IVA fissa su “alimentari e bevande” erogati dai distribuiti automatici. Soggetti tutti i locali aperti al pubblico che «somministrano alimenti e bevande»  con distributori automatici collocati in ospedali, uffici, scuole, caserme, ed ogni altro luogo, come detto,  aperto al pubblico.

La maggiore IVA sui distributori automatici, circa 200 milioni di euro,  sarà destinata alla proroga degli  eco-bonus ristrutturazioni.

2) Anche per le SIGARETTE ELETTRONICHE arriva il giro di vite. Introdotta l’imposta di consumo dal 1-1-2014. Occorre per scongiurare l’aumento IVA???

Il decreto legge lavoro n. 76/2013, ha previsto una imposta di consumo del 58,5% sulle ormai famose sigarette elettroniche. L’imposta si pagherà sulle sigarette elettroniche contenenti nicotina e loro accessori.

I 117 milioni di maggior gettito previsti occorreranno  per la sospensione dell’aumento Iva al 22%.

3) Rincari per birra, SUPER-ALCOLICI, escluso il vino. L’ACCISA S’IMPENNA PER FINANZIARE IL DECRETO SCUOLA.

La cosiddetta tassa sull’alcool, l’accisa o imposta di fabbricazione,  aumenterà su prodotti alcolici e superalcolici per recuperare una quota delle risorse per il finanziamento per la scuola.

Date di rincaro.

A partire dal 1-10-2013 per la birra l’accisa aumenta da 2,33 a 2,66 euro per ettolitro e ogni grado, arriverà a 2,70 dal 1-01-2014.

Se si tiene conto anche dell’IVA che sconta la birra e che grava anche sull’accisa, l’aumento dei prezzi sarà di un 1/3 rispetto ad oggi.

Per i super-alcolici il prelievo aumenta  su ogni ettolitro di etanolo: da 68,51 a 77,55 euro su tutte le bevande inferiore ai 22 gradi,e da 800,01 a 905,51 euro per quelli superiori, ad eccezione del vino.

4. COMMENTO SUL GIRO DI VITE.

Insomma è chiaro a tutti che l’esecutivo “vende riduzioni di tasse” MEDIANTE  l’aumento di altre spese per il cittadino.

Ma non è tanto questo il problema, bensì la redistribuzione del carico fiscale,  che un vero Paese, DEGNO DI QUESTO NOME, dovrebbe spostare dalle famiglie meno abbienti a quelle più facoltose, il che non è.

Distributori automatici: Chi consuma di più prodotti dai distributori automatici ? I dipendenti della FIAT (a mille euro al mese) o un funzionario pubblico da 120 mila euro annui di reddito?  che la mattina va a fare colazione in un bar di lusso?

Sigarette elettroniche: Chi si sta violentando con le sigarette elettroniche, per risparmiare sulle sigarette normali ? Quelli senza lavoro o i ricchi. “Per la salute ancora non è dato sapere se le sigarette elettroniche fanno male o meno” ;  chi le usa adesso è soprattutto per risparmiare.

Con 10 euro al mese, ne risparmia 150 di sigarette!

Birra: Anche in questo caso, dobbiamo dire che effettivamente vi è un abuso. Aumenta l’accise sulla birra ma non sul vino. L’alcool contenuto è più o meno lo stesso. Ma chi beve più birra tra la massa dei cittadini e gli abbienti salottieri? che sorseggiano vino pro-secco dalle parti del Parlamento?

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