Anche se a livello normativo la tregua con ex-equitalia è finita, sembra che ancora non ci siano le condizioni socio-economiche affinché i contribuenti possono adempiere ai loro obblighi tributari. Ieri tre regioni sono tornate ad essere arancioni, la zona di Brescia è invasa dal covid variante inglese, e molte imprese lavorano a mezzo servizio e tutte hanno un volume di scambi di gran lunga inferiore alla normalità degli anni ante-covid.
Quindi, sebbene giusto che la rottamazione vada pagata, anche per i congrui sconti ricevuti che questa prevedeva, pagare due o tre rate contemporaneamente per molti sarà certamente impossibile! In questa situazione, forse , sarebbe stato meglio spostare tutto il piano di ammortamento in avanti, in maniera che il periodo covid avesse solo congelato i pagamenti e quindi pagare ad esempio al 1° marzo 2021 la rata che si doveva pagare il 31 luglio 2020…. se invece al 1° marzo bisognerà pagare la rata del 31 luglio e quella del 30 novembre 2020, ecco che in molti casi ci saranno mancati pagamenti, che non faranno che peggiorare sia LE ENTRATE TRIBUTARIE, SIA LA SITUAZIONE CRITICA DELLE IMPRESE ANCHE A LIVELLO PSICOLOGICO OLTRE CHE ECONOMICO E FINANZARIO
Il decreto ristori-quater, aveva dato altra proroga ai contribuenti italiani che stanno contrastante una potente crisi economica, SPOSTANDO LA RIPRESA DELLE OSTILITA’ RISCOSSIVE DAL 31 GENNAIO 2021 AL 1° MARZO 2021. Ma ciò come detto crediamo non basterà, RITENIAMO INVECE ECONOMICAMENTE GIUSTO SPOSTARE IL PIANO DEI PAGAMENTI IN AVANTI ,,, E PAGARE “UNA SOLA RATA” NON DUE O TRE RATE IN CONTEMPORANEA.
Subito prima della crisi di governo si stava lavorando al decreto ristori-quinques che potrebbe aver dato ancora ossigeno alle imprese produttive e alle posizioni debitorie che hanno verso Agenzia della Riscossione.
Il neo ministro Franco, ha poco meno di una settimana per decidere cosa fare !C
CI AUGURIAMO POSSA DECIDERE in particolare di dare ancora ossigeno alle imprese italiane, che sono state salvate fino al 28 febbraio 2021.
Trattasi di cartelle esattoriali e accertamenti e avvisi di irregolarità congelati fino al 28 febbraio dall’ultimo provvedimento del Governo Conte-2.
Obiettivamente, però, le condizioni economiche-sociali-finanziarie per far ri-partire le richieste dei pagamenti non ci sono ancora, in maniera molto significativa.
Per evitare il pagamento, e dare nuova proroga, l’esecutivo dovrebbe appoggiarsi ad un decreto ad hoc. IN QUESTE ORE STA PRENDENDO PIEDE LA SOLUZIONE DI RECUPERARE LE RISORSE NECESSARIE DAI 32 MILIARDI, I FONDI NECESSARI PER BLOCCARE ANCORA IL RIAVVIO DELLA RISCOSSIONE.
CARO PRESIDENTE MARIO DRAGHI, CI RIVOLGIAMO A LEI QUALE CONOSCITORE DEL TESSUTO ECONOMICO ITALIANO: “DA LEI CI ASPETTIAMO COSE SEMPLICI ED UTILI, UNA DI QUESTE E’ RISCRIVERE IL CALENDARIO DEI PAGAMENTI DELLA ROTTAMAZIONE”.