Rottamazione: Le scadenze da marzo dopo la sospensione

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PRONTI – PARTENZA – VIA – DAL 1° MARZO RIPARTE LA RISCOSSIONE SOSPESA FINO AL 28 FEBBRAIO 2021.


ROTTAMAZIONE TER – INOLTRATA IL 31-7-2019.

La prima rata SCADEVA il 31 7 2019, la seconda il 30 11 2019 e le restanti 16 rate, DILUITE nei successivi 4 anni, andranno saldate il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ciascun anno fino al 2023.

Per effetto della pandemia le rate del 2020 sono state tutte sospese ed andranno pagate in unica soluzioni il 1° marzo 2021.

Ovviamente chi ha il piano di rateizzazione per ogni anno al 31-luglio e al 30 novembre, dovrà pagare entro il 1° marzo 2021 entrambe le rate, per poi riprendere il 31 luglio 2021 a pagare secondo piano.


ROTTAMAZIONE SALDO E STRALCIO

LA RATEIZZAZIONE PREVISTA ERA DIVISA IN TAL MODO:

1- il 35% entro il 30 novembre 2019;

2- il 20% entro il 31 marzo 2020 (diventato il 1° marzo 2021),

3- il 15% entro il 31 luglio 2020 (diventato 1° marzo 2021),

4- il 15% entro il 31 marzo 2021,

5- il 15% entro il 31 luglio 2021

Quindi attenzione occorre pagare in un solo giorno, senza ritardo, la rata del 31 marzo 2020, la rata del 31 luglio 2020 entro il 1° marzo 2021, e la 4° rata entro il 31 marzo 2021, mentre l’ultima andrà pagata entro il 31 luglio 2021.

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Sono due miliardi di euro che l’Erario dovrebbe incassare nel mese di marzo prossimo per la ripartenza della rateizzazione della rottamazione-ter, di coloro che vi avevano aderito, e che hanno usufruito delle proroghe delle rate prima fino al 10 dicembre 2020 e poi fino al 1° marzo 2021.

La ROTTAMAZIONE-TER è la definizione agevolata che i contribuenti italiani hanno potuto utilizzare per chiudere cartelle esattoriali e liti con il fisco.

In particolare la definizione agevolata riguardava la chiusura di processi verbali di contestazione, liti pendenti del 2019, e saldo e stralcio 2020, e cartelle esattoriali scadute fino al 31-12-2018.

Il 1° di  marzo scadono in unica soluzione  le rate della rottamazione ter di cartelle esattoriali  che scadevano rispettivamente il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre 2020. (si potrà fruire dei 5 giorni di tolleranza e quindi pagare entro l’8 marzo ,,, ma meglio non rischiare…)

A tale data si dovranno anche pagare le rate del 31 marzo 2020 e del 31 luglio 2020 del saldo e stralcio (rateizzabile in 5 rate), per coloro che vi hanno aderito. Quindi non vi è nessun giorno di tolleranza, il mancato pagamento fa decadere l’agevolazione.

Ricordiamo che per coloro che hanno fruito del saldo e stralcio pagando solo una parte delle cartelle esattoriali a loro debito, LA RATEIZZAZIONE PREVISTA ERA DIVISA IN TAL MODO:

1- il 35% entro il 30 novembre 2019;

2- il 20% entro il 31 marzo 2020 (diventato il 1° marzo 2021),

3- il 15% entro il 31 luglio 2020 (diventato 1° marzo 2021),

4- il 15% entro il 31 marzo 2021,

5- il 15% entro il 31 luglio 2021

Quindi attenzione occorre pagare in un solo giorno, senza ritardo, la rata del 31 marzo 2020, la rata del 31 luglio 2020 entro il 1° marzo 2021, e la 4° rata entro il 31 marzo 2021, mentre l’ultima andrà pagata entro il 31 luglio 2021.

Per quanto riguarda la rottamazione saldo e stralcio, VI E’ DECADENZA SENZA REMISSIONE ANCHE SALTANDO UN SOLO GIORNO.

Per la rottamazione normale invece il pagamento dilazionato aveva previsto interessi dilatori del 2% su base annua che comunque non saranno conteggiati, visto che la proroga si è resa necessaria per l’emergenza sanitaria.

Il mancato pagamento della rottamazione ter (escluso il saldo e stralcio che decade anche per un solo giorno) non provoca la decadenza ma una sanzione pari al 30% sulle rate non versate.

A queste rate non pagate nei termini  dovranno essere aggiunti gli interessi legali, a fronte di un omesso o tardivo pagamento delle rate successive alla prima per chiudere le liti pendenti.

 

 

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