La legge di Stabilità 2024ha introdotto la regolarizzazione del magazzino, ossia la contabilizzazione delle reali merci in rimanenza.
Capita spesso che in contabilità, ad esempio, si abbiano 100.000 euro di rimanenze finali 2022, mentre dall’inventario reale il valore storico di tutte le rimanenze di magazzino sia in realtà di 50.000 euro.
Tutto lascia presupporre vendite a nero, a meno non vi siano dismissioni per obsolescenza, per deperimento o altro, che dovranno essere documentate. Negli altri casi il rischio è grande, infatti in caso di accertamento, tale discrasia tra il magazzino contabile e il magazzino reale (quasi sempre minore) evidenzia salvo prova contraria vendite a nero.
Per regolarizzare il magazzino, come nell’esempio, è stata prevista in legge di Bilancio la regolarizzazione del magazzino sicuramente non gratuita:
SI POTRA’ PORTARE IN CONTABILITA’ AL 30-09-2023 EURO 50.000 ossia l’importo delle rimanenze reali, PAGANDO SULLA DIFFERENZA:
L’IVA ALL’ALIQUOTA MEDIA 2023 SULLA differenza di euro 50.000 X ALIQUOTA MEDIA IVA: SOSTANZIAMENTE SI DOVRA’ PAGARE 4 10 O 22% ALL’INCIRCA.
OLTRE ALLA SOSTITUTIVA ALLE IMPOSTE SUI REDDITI, PARI AL 18% DEI 50.000 ….
INSOMMA REGOLARIZZAZIONE DI MAGAZZINO, CHE PUR EVITANDO SANZIONI E INTERESSI, MA PAGANDO IL DOVUTO IN 2 RATE, NON E’ AFFATTO GRATUITA ANZI ,,, SI AVVICINA E DI MOLTO ALLE NORMALI IMPOSTE DI ADEGUAMENTO.
UNA SOPRESA SPECIALE GENTILMENTE OFFERTA DAL GOVERNO ITALIANO. CHE PROBABILMENTE CON OPTANDO PER L’ADEGUAMENTO E UNA CERTA ATTENZIONE NEL VENDERE SEMPRE CON FATTURA O SCONTRINO, SI POTREBBE SISTEMARE MOLTO PIU’ TRANQUILLAMENTE SENZA PAGARE IMPOSTE DI ELEVATO AMMONTARE IN SOLE DUE RATE … OVVIAMENTE, SECONDO IL SOTTOSCRITTO, CHI NON FARE LA REGOLARIZZAZIONE SARA’ SOGGETTO MOLTO PROBABILMENTE AD ACCERTAMENTO.
Pino merola