CHI NON HA FRUITO DEL PRESTITO DE DL. LIQUIDITA’ POTRA ANCORA FARLO NEL 2021.
IL 25% DEL FATTURATO MAX 30.000 CON COPERTURA FINO AL 100% DAL FONDO GARANZIA PMI.
La Legge di Bilancio 2021, Legge 30 dicembre 2020, n. 178, ha modificato la normativa sui prestiti agevolati alle imprese fino a 30.000 euro garantiti al 100% dal fondo PMI, però non tutti i 30.000 euro sono a disposizione delle aziende ma solo fino al 25% del fatturato. QUINDI CHI NON HA POTUTO CHIEDERE il prestito NEL 2020, POTRA’ ANCORA FARLO NEL 2021, SOPRATTUTTO SE HA FATTURATO DI PIU’ E SE SI AFFRETTA A PRESENTARE DOCUMENTAZIONE FISCALE UFFICIALE COME LA DICHIARAZIONE IVA 2020, GIA’ SPEDIBILE SENZA ASPETTARE IL 30 APRILE 2021.
le modifiche
I prestiti fino a 30000 euro nei limiti del 25%, sono stati introdotti dal Decreto Liquidità (D.L. n. 23/2020) che ha introdotto “un finanziamento” da parte del Fondo PMI con una copertura a garanzia pari al 100% conferita dallo Stato.
Tali prestiti in ogni caso non possono eccedere i 30.000 euro e comunque non superiori, a una delle due condizioni:
25% del fatturato dell’ultimo bilancio o ultima dichiarazione o, qualora quest’ultimi non fossero ancora disponibili, da altra idonea documentazione, anche mediante autocertificazione ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. n. 445/2000;
il doppio della spesa salariale annua sostenuta quindi NEL 2020 (compresi gli oneri sociali e il costo del personale che lavora ALL’INTERNO DELL’AZIENDA ISTANTE,) dell’ultimo bilancio o ultima dichiarazione o, qualora quest’ultimi non fossero ancora disponibili, da altra idonea documentazione, anche mediante autocertificazione ai sensi dell’articolo 47 del D.P.R. n. 445/2000 (per le imprese costituite a partire dal 1° gennaio 2019 verranno considerati i costi salariali annui previsti per i primi due anni di attività.
OVVIAMENTE NON E’ PROPRIO COSI’ SEMPLICE, COME SI VEDE DALLA NORMA, IN QUANTO SONO LE BANCHE A DOVER TIRAR FUORI I SOLDI, ANCHE SE IL RIMBORSO LO GARANTISCE LO STATO. OVVIAMENTE QUANDO LA RESTITUZIONE SI BLOCCA, E’ SEMPRE UN PROBLEMA PER PICCOLI ISTITUTI DI CREDITO, FINCHE’ NON VIENE RIMBORSATO DALLO STATO. Quindi nella buona sostanza il direttore della filiale fa un check di affidabilità del cliente , con controllo in centrale rischi e in crif….. e il problema covid, anche se l’impresa funzionava va a farsi benedire… insomma chi ha sbagliato UNA VOLTA CON RITARDI NEL PAGAMENTO DI RATE O ALTRO … SEMBRA DOVER CHIUDERE….. MA NON VI ARRENDETE NON E’ COSI’…