ECONOMIA
13 gennaio 2019
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Il sottosegretario con delega all’Informazione e all’Editoria torna sul tema delle IPTV, che permettono di vedere le pay-tv senza pagare i relativi canoni: “È un reato”. E avverte: queste pratiche uccidono “un mercato virtuoso, di sviluppo”
La pirateria tv è un grave danno alle aziende di settore, ma soprattutto al Paese. Lo sostiene, ai microfoni di Sky tg24, Vito Crimi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Informazione e all’Editoria. Con questa pratica illegale, ricorda Crimi, “andiamo a uccidere un mercato virtuoso, di sviluppo”. Il sottosegretario si è soffermato sull’IPTV, ovvero un sistema di trasmissione attraverso il protocollo internet che permette di vedere le pay tv senza pagare i relativi canoni. “È un reato”, ha spiegato, ricordando anche come a essere colpite siano in particolar modo “le dirette televisive, soprattutto gli eventi sportivi”.
La battaglia contro l’IPTV
Con l’IPTV, sottolinea poi Crimi, non si toccano soltanto le tasche “dei grandi produttori e delle grandi multinazionali”, ma si va ad incidere anche su tutti i lavoratori che stanno dietro al mercato della produzione audiovisiva. La soluzione, per il sottosegretario, è la cultura: “Serve la cultura, serve far comprendere l’importanza del prodotto autoriale, fin dall’inizio, fin dalle scuole”. “E non lo si fa solo in maniera repressiva. È vero però – sottolinea – che esistono dei fenomeni che non possono non essere repressi, » Read More