- ANALISI ESTERNA. (MERCATO DI APPARTENENZA E COMPETITOR).
- ANALISI DELLA STRUTTURA INTERNA.
- INTRODUZIONE PRATICA AL SISTEMA DI CONTROLLO DI GESTIONE (ultima ma più importante).
A) Analisi Esterna.
1) Indagini di mercato.
- Elaborazione di un foglio di lavoro (foglio 1) in cui si analizza il proprio mercato di competenza nonché le opportunità di sviluppo futuro e le trasformazioni che ha subito.
- Elaborazione di un foglio di lavoro (foglio 2) in cui si confronta con obiettività la propria azienda rispetto ai competitor, elencando accanto ad ognuno i propri punti di forza e di debolezza, con determinazione delle azioni valide e degli obiettivi che l’azienda si pone per il prossimo anno, ed in una successiva o ultima colonna, i traguardi da raggiungere che siano espressi in fatturato, in volumi di produzione o di clienti acquisiti (ciò dipenderà dall’azienda e dal settore in cui opera, e nella fissazione del core business da prevedere e monitorare);
2) Strategie di acquisizione di nuovi clienti.
- Stima e previsione di azioni efficaci verso i potenziali clienti, facendo un elenco di essi, ognuno con il target obiettivo, e indicando gli importi in volumi che si prevede di fatturare nella griglia triennale sopra menzionata;
- Elaborazione di un piano strategico del prodotto o servizio aziendale che costituisce il cuore dell’azienda affinché esso si distingua (per qualità, per prezzo a parità di qualità, per tempi di consegna o altro), nella sua commercializzazione o proposizione, dai prodotti o servizi dei competitor e possa essere più appetibile dal mercato.
B) Analisi Interna.
- Il grado della forza di vendita aziendale attraverso lo studio attento delle risorse umane disponibili interne ed esterne all’azienda con la misurazione della loro reale predisposizione all’orientamento al cliente, alla centralità in cui pongono il cliente (risorse client oriented) quale fattore determinante di successo;
- Le risorse umane a disposizione dell’azienda con caratteristiche che collimano con le strategie aziendali, (non sarà più possibile per questo sostenere i costi di risorse non aventi le caratteristiche di cui al punto precedente).
- L’occorrenza di un piano sulla propositività della forza di vendita ed in particolare la necessità di assegnare alle risorse ritenute idonee singoli clienti o gruppo di clienti da seguire, che sia già acquisiti o potenziali, fissando con tali risorse gli obiettivi che da essi si attendono in termini di ritorno di fatturato. Assegnazione che il management, come detto, stabilirà in funzione delle peculiari caratteristiche delle singole risorse ed in funzione anche delle caratteristiche personali dei clienti da curare;
- L’occorrenza della fissazione di tempistiche operative in base al target cliente loro assegnato attraverso l’introduzione di strumenti di verifica; (che potrebbe essere un semplice foglio elettronico in cui elaborare una scheda per ogni risorsa e gli obiettivi commerciali loro assegnati con data di assegnazione e verificazione mensile dei risultati ottenuti);
- Monitoraggio dei risultati ottenuti tenendo presente che in caso di report non soddisfacenti o completamente negativi occorrerà assegnare con immediatezza e senza indugio tali obiettivi ad altra risorsa anche in corso d’anno.
- Metodologia di contatto con nuovi clienti:
- Attività in ingresso. Gestione di richieste scritte o telefoniche con potenziali clienti. Attività di marketing, telemarketing, pubblicità internet o televisiva;
- Attività in uscita. Spedizione di materiale promozionale, comunicazioni via posta elettronica, fax, lettere.
- Visite presso il cliente e colloqui diretti personali.
Riepilogo delle attività di Analisi Interna.
Addetti alla clientela: Valutazione della mentalità orientata al cliente.
Verifica della risorsa rispetto alla sollecitazione del potenziale cliente:
1) Risposta educata=azione passiva; 2) Risposta cordiale=azione passiva; 3) Risposta cordiale e propositiva=azione da privilegiare.
Primo Contatto. Valutazione di ogni punto di accesso del cliente potenziale:
- Azienda, accoglienza, sito internet, telefono, personale commerciale.
Attività in Entrata.
- Richieste scritte di contatto via posta elettronica, fax. Valutazione dei tempi di risposta, della propositività e ricerca sistematica del contatto diretto.
- Propositività e ricerca di chiusura della vendita o incarico di prestazione.
Attività in Uscita.
- Spedizione di materiale promozionale. Verifica della convenienza commerciale, ai fini della vendita, sul canale commerciale e di marketing da utilizzare;
- Fax, mail, mailing. Utilizzo di tali strumenti per incuriosire o per informare su un opportunità personalizzata, prediligendo la telefonata diretta da o al cliente.
- Telemarketing. Organizzare un’attività periodica di telemarketing in riguardo alle esigenze e alla potenzialità dell’azienda. Controllo sull’attività propositiva e di interesse suscitato nel cliente.
- Colloqui diretti. Assicurarsi che i venditori sia fortemente orientati a proporre l’acquisto dei beni e servizi dell’azienda, a chiusura della vendita, e non solo ad esporre l’azienda co i suoi prodotti o servizi.
C) Controllo di Gestione.
- Creare un budget strategico, su base pluriennale, in cui saranno fissati gli obiettivi di medio e lungo termine che l’azienda vuole raggiungere, sia in termini di quota di mercato, che di fatturato nonchè di ritorno degli investimenti realizzato in base alla vision del management;
- Creare un budget operativo, su base annuale, in cui saranno fissati gli obiettivi di breve termine che l’azienda vuole raggiungere, sia in termini di quota di mercato, che di fatturato nonchè di ritorno degli investimenti e contestualmente un controllo operativo, per la verifica mensile degli scostamenti di quanto previsto nella pianificazione o budget operativo e quanto realizzato.
La sua finalità è in ultimo il controllo ex ante della sostenibilità dei costi previsti.
Questo punto è l’aspetto più importante ed il cuore della guida, in quanto la contigenza e la necessità dell’aumento del fatturato CI IMPONE di soffermarci su questo preciso strumento di breve termine. E per il quale al termine della guida sarà pubblicato un esempio di budget, pratico e di facile lettura studiato per la pianificazione ed il controllo del solo conto economico, come misura anticrisi, uno strumento sintetico, che permetterà di realizzare la:
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- Creazione del budget economico su base annuale;
- Il controllo degli obiettivi di fatturato previsti in budget;
- Il controllo degli obiettivi di contenimento dei costi previsti in budget;
- Il controllo degli indici e rapporti tra costi e ricavi;
- La determinazione del break even point secondo la sua determinazione in budget di costi fissi e variabili e il controllo infrannuale del suo andamento;
- Contestualmente Il controllo dei margini di contribuzione previsti in budget;
- La divisione dei costi per natura sia in budget che a consuntivo per la verifica dello sforamento per singoli gruppi di costi distinti per natura.
- Proiezione trimestrale del budget di cui al punto 1) realizzato su base annuale per la verifica dell’andamento del fatturato e la proiezione di profitto o UTILE per il 31-12-2011.
E’ chiaro che se la verifica a metà anno non è positiva in riferimento ai punti da monitorare di cui sopra l’imprenditore dovrà prendere delle decisioni immediate ed importanti e adottare una strategia alternativa per chiudere l’anno con un utile operativo.
Per questo l’adozione di tale strumento è il più importante perchè al di là del marketing esso verifica la sostenibilità finanziaria ed economica della gestione aziendale in corso d’anno.
Riepilogo della guida:
BUDGET ANNO____
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descrizione Ricavi e Costi
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Ricavi
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Costi fissi
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Costi variabili
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Ricavi
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Rimanenze finali
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A) Totale Ricavi
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totale
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Totale
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totale
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Gruppo B. Costi diretti fissi
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Rimanenze iniziali
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costi diretti
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costi diretti
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costi diretti
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costi diretti
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costi diretti
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costi diretti
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costi diretti
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Costo del personale
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B) Totale costi diretti
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Totale
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Totale
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totale
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A-B) Primo Margine di contribuzione
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Differenza tra ricavi e gruppo B
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Gruppo C. Costi diretti variabili
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costi variabili
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costi variabili
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costi variabili
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costi variabili
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costi variabili
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costi variabili
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costi variabili
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costi variabili
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costi variabili
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costi variabili
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costi variabili
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C) Totale Costi diretti variabili
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A-B-C) Secondo Margine di contribuzione
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Differenza tra ricavi e gruppo B+C
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totale costi fissi
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totale costi variabili
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- La prima ottica è verticale a direct costing. Consente di verificare i margini di contribuzione e l’incidenza dei vari gruppi di costi distinti per natura rispetto al fatturato.
- La seconda ottica, (nello stesso foglio) riporta in maniera orizzontale a budget i costi fissi e i costi variabili e consente di determinare il punto di pareggio o break even point. Nello stesso spreed sheets inoltre si potrà creare altro foglio o altre colonne nello stesso foglio per il controllo mensile a consuntivo. Consentirà di verificare e proiettare i dati reali mensili su base annuale e avere una prima idea sull’andamento reale economico aziendale dell’Impresa confrontando tali dati con il budget annuale.
(potrete scriverci attraverso il form presente nel link QUESITI per l’invio del modello completo).