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Fondo Infrastrutture: stanziati dal CIPE 413 milioni per le regioni del Sud.

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Arrivano 413 milioni di euro dal Fondo per le Infrastrutture, per il finanziamento di interventi di media e piccola entità da realizzare nelle regioni del Sud.

Una delibera del C.I.P.E. ha assegna tale  finanziamento per i lavori di media  e piccola entità da realizzare nel  Mezzogiorno.

Le spese finanziate ed ammissibili sono per:

  • opere infrastrutturali per realizzare reti viarie, fognarie ed impianti portuali;
  • opere infrastrutturali per lavori di adeguamento, ristrutturazione,  nuova costruzione di sedi pubblico-istituzionali;
  • opere infrastrutturali per lavori relativi all’adeguamento, ristrutturazione e nuove costruzioni per le Forze dell’ordine e di Pubblica Sicurezza.
La selezione delle opere da realizzare sarà riservata ai Provveditori Interregionali alle opere pubbliche. La delibera precisa che sarà data priorità alle opere immediatamente cantierabili e a quelle per le quali la progettazione è in fase più avanzata.
Il Ministero delle infrastrutture entro 30 giorni dalla pubblicazione della Delibera in Gazzetta, comunicherà l’elenco degli interventi da finanziare, con la probabile possibilità di inserire anche le opere di culto nonchè spese per studi  indagini e consulenze.
Secondo la Delibera emanata il 27 dicembre, i lavori relativi alle opere finanziate dovranno terminare entro il 31 dicembre 2012.

Rassegna ultimi provvedimenti pubblicati in data 3 gennaio 2011.

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Bilancio dello Stato. Sono state pubblicate in G.U. le leggi per il bilancio 2011 e per il bilancio relativo al triennio 2011 – 2013.

Legge di stabilità 2011 – Previsione dello Stato per l’anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013.

Rispettivamente legge 220/2010 e legge 221/2010.

Disposizioni urgenti.
Proroga dei termini e degli interventi tributari a sostegno di famiglie e imprese.

E’ stato pubblicato in G.U. il d.l. 29/12/2010  n. 225 c.d. Milleproroghe, che prevede la proroga di termini previsti da disposizioni legislative e interventi urgenti in materia tributaria a sostegno di imprese e famiglie.

Diritti doganali.
Misure sul diritto speciale degli oli combustibili nel territorio extradoganale di Livigno .Con il decreto sono state fissate misure di diritto speciale su benzina, petrolio, gasolio e generi, simili per il territorio extradoganale di Livigno.Decreto  22 dicembre 2010.


Trust.
Nuovi chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 61/E del 27 dicembre 2010.

Non si possono considerare validamente e fiscalmente operanti, i trust la cui costituzione e gestione è stata realizzata tramite una mera interposizione di persona per quanto riguarda la proprietà di beni e la produzione di redditi. E’ uno dei chiarimenti forniti dall’Agenzia  con la circolare suddetta in materia di trust.
Nella sostanza, per mera interposizione di persona, si intende che il TRUST è stato istituito al solo scopo di far perdere la titolarità di beni e redditi ad un soggetto persona fisica (disponente) per attribuirla al Trust medesimo al fine di preservare detti beni da eventuali richieste di escussione. In tal modo l’istituto viene a perdere la sua funzione principale, e per questo non riconosciuto, che è quella di gestire e preservare beni e redditi del disponente a favore di beneficiari (ad esempio figli minori) tramite il trust medesimo.

Reddito d’impresa.
Regime fiscale di società ed enti del settore assicurativo.

L’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 60/e del 23 dicembre 2010 ha chiarito e approfondito alcune modalità applicative della disciplina introdotta con l’articolo 13 del decreto legge 78/2010 in relazione ai criteri di determinazione del reddito imponibile fiscale delle società d’assicurazione operanti nel ramo vita.

Imposta sul valore aggiunto.
Reverse charge alle cessioni di telefoni cellulari e microprocessori

Con la circolare n. 59/e del 23 dicembre 2010 l’Agenzia delle Entrate ha fornito nuovi chiarimenti in merito all’applicazione del meccanismo dell’inversione contabile con decorrenza  dall’ 1-04-011  sulle cessioni nazionali di cellulari e microprocessori per computer.

Imposta sul valore aggiunto.
Inversione contabile alle cessioni di beni e prestazioni di servizi.

Il non residente che abbia effettuato cessioni di beni nei confronti di soggettti passivi stabiliti nel territorio dello Stato senza applicare il meccanismo del reverse charge, per quanto riguarda  l’Iva, ma solo il metodo ordinario, potrà sanare tale violazione mediante versamento, in misura ridotta , avvalendosi del ravvedimento per la sola sanzione del 3 per cento dell’imposta assolta irregolarmente, senza ulteriori adempimenti a rettifica del comportamento tenuto. Risoluzione n. 140/e del 29 dicembre 2010.

La procedura per il recupero dell’IVA su crediti inesigibili.

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L’art. 26 comma 2° del DPR 633/72 (modificato dall’art. 13-bis, d.l. 28 marzo 1997, n. 79, conv. in l. 28 maggio 1997, n. 140)  consente di recuperare l’IVA sui crediti inesigibili mediante l’emissione di una nota di variazione IVA, che il cedente o prestatore emette nei confronti del debitore inadempiente, in riferimento alla fattura attiva emessa originariamente.

Lo spirito della norma è quello di non perpretare una iniquità fiscale a danno del creditore, in quanto  in mancanza di tale disposto sarebbe obbligato anche a versare l’IVA sulle fatture emesse  poi divenute inesigibili.

Il comma 2 del predetto art.26 recita:
“Se un’operazione per la quale sia stata emessa fattura, successivamente alla registrazione di cui agli articoli 23 e 24, viene meno in tutto o in parte, o se ne riduce l’ammontare imponibile, in conseguenza di dichiarazione di nullità, annullamento, revoca, risoluzione, rescissione e simili ………. il cedente del bene o prestatore del servizio ha diritto di portare in detrazione ai sensi dell’art. 19 l’imposta corrispondente alla variazione, registrandola a norma dell’art. 25.”

 Il cedente o prestatore può recuperare l’IVA – sulle fatture emesse  e impagate – solo nel caso in cui  contesti formalmente al debitore la sua inadempienza o lo diffidi ad adempiere, con contestuale richiesta di risoluzione contrattuale. Quando tali azioni abbiano esito negativo potrà emettere nota di variazione IVA per registrare a credito il tributo non incassato.
E’ bene non fare confusione con la perdita su crediti che è tutt’altra cosa, in quanto essa incide sulle imposte dirette.

Tale procedura per il recupero dell’IVA non comporta assolutamente rinuncia al credito.

Tale fattispecie non ha limitazione temporali, in quanto l’inesigibilità del credito non deriva da pregresso accordo tra le parti o da inesattezze nella fatturazione originaria (nel qual caso il termine per l’emissione della variazione IVA è di un anno dalla emissione della fattura).

Procedura da seguire.

Eccepire al cliente insolvente la risoluzione del contratto per suo inadempimento che può avvenire tramite:

  1. Invio al debitore di lettera monitoria contenente la  <> entro un termine stabilito dal creditore;
  2. Esecuzione della clausola risolutiva espressa prevista in contratto e permessa dall’art. 1456 del codice civile;
  3. Contestazione della decorrenza del termine essenziale per l’esecuzione della prestazione previsto in contratto.
Nel caso il cliente non adempia nel termine indicato nella comunicazione di cui sopra, il cedente/prestatore  emette nei suoi confronti una nota di variazione IVA per l’importo del tributo stesso  come esposto nella fattura originaria e richiamando la diffida inviata precedentemente.

Registrazioni Contabili.

 ESEMPIO:

La società ALFA emette fattura nei confronti della società BETA per euro 12.000,00 compreso IVA. 
La registrazione sarà la seguente:

data 3-01- 20..
BETA     12.000,00 A VENDITE/PRESTAZIONI 10.000,00
                                     Erario c/IVA                       2.000,00 


BETA non effettua il pagamento nei termini stabiliti. La società ALFA in data 30/10/20…. attiva la procedura di formale diffida come sopra,  e dopo l’esito infruttuoso di tale sollecito legale, emette la nota di variazione IVA per euro 2000,00 nei confronti di BETA ed effettua le seguenti registrazioni ai sensi dell’art.25 per il recuper dell’IVA e per lo storno delle intere partite al fine di lasciare integra la titolarità del credito in capo al cedente, accendendo un conto “fatture da emettere verso BETA”: 

15/11/20….
Erario c/IVA 2.000,00 A  BETA  2.000,00

15/11/20….
VENDITE/PRESTAZIONI  10.000,00 A BETA 10.000,00         

15/11/20….
FATTURE DA EMETTERE V/BETA  10.000,00 a  VENDITE/PRESTAZIONI  10.000,00         

Sarebbe opportuno eseguire le operazioni di storno dell’IVA e dei conti nello stesso anno di emissione della fattura.                                                                   

E’ ancora opportuno ricordare quanto già detto prima; ossia che tale procedura consente il recupero dell’IVA già versata all’ERARIO in conseguenza della emissione della fattura, che non si riferisce alla perdita su crediti, che invece riguarda le imposte dirette (DPR 600/73).

Il caso descritto ha il solo scopo di riprendere l’IVA pagata sulla fattura inesigibile, ma per il quale, si vuole conservare la titolarità del credito (imponibile) insoddisfatto. Ciò in vista di una eventuale azione successiva per il recupero delle somme attese dal creditore o del pagamento spontaneo del debitore.

Rapporto ISTAT del 29/12/2010 su distribuzione del reddito e condizioni di vita delle famiglie.

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Il rapporto Istat 2009-2008 diramato il 29-12-2010 su distribuzione del reddito e condizioni delle famiglie ha evidenziato come la situazione dell’anno 2009 si presenta praticamente immutata rispetto al 2008.

L’indicatore di difficoltà economica 2009 si presenta nella sostanza immutato rispetto all’anno precedente 2008, quando quest’ultimo invece era  peggiorato in maniera rilevante rispetto al 2007:
  • 2007. Disagio delle famiglie 14,8% contro il 15,8 % del 2008.
  • 2009. Sono cresciute di contro, rispetto al 2008, dal 32 al 33.3 % le famiglie che non hanno potuto coprire spese impreviste di 750 euro;
  • 2009. Sono cresciute anche rispetto al 2008, dal 10,5% al 14% i nuclei familiari che hanno avuto arretrati nei pagamenti di debiti diversi dal mutuo;
  • 2009. Rispetto al 2008, sono aumentate le famiglie che si sono indebitate, dal 14,8 (2008)  al 16,5 per cento (2009). 
 2009. Il 15,2 % delle famiglie ha evidenziato tre o più sintomi di disagio economico tra quelli previsti dall’indicatore Eurostat. 
Rispetto a tale indicatore, del 15,2 rilevato su scala nazionale, le percentuali rilevate sono signicativamente maggiori nelle Regioni del Sud (25,1); nelle famiglie composte da cinque o più persone  (25,8); nelle famiglie con tre o più minori (27,1).
Fonte Istat.
Fermo restando che sarebbe importante conoscere i dati 2010, in quanto si ritiene sia stato l’anno probabilmente più negaivo per quanto riguarda le famiglie e non solo, nel 2009 l’evidenza maggiore di difficoltà riguarda i nuclei familiari in cui i componenti che hanno reddito sono in percentuale inferiori rispetto al totale dei componenti stessi, come le famiglie con cinque componenti o con tre o più minori, in quanto essi non hanno ricevuto per la crisi aumenti di reddito significativi.

Fondo di fine 2010 di Rivista Fiscale Web. La stasi economica ci costringe a nuove idee.

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Articolo di Fondo di Fine 2010.

    Vogliamo precisare che la nostra rivista, il nostro blog, riporterà solo notizie e segnalazioni che possono dare impulso alla ripresa delle aziende e aiuti al  cittadino,  principalmente per il difficile momento che il nostro Paese sta vivendo.
     Riteniamo che il nostro ruolo sociale, in quanto appartenenti al mondo delle professioni,  sia di fondamentale importanza e per questo ci sentiamo responsabili  di dare tutto quello che possiamo. 
     Ciò è in linea anche con quanto detto, a più riprese, dal nostro Presidente Siciliotti, che in una recente videoconferenza ha risposto ad una domanda di un giornalista dicendo  che noi commercialisti dobbiamo essere prima padri poi cittadini, poi professionisti con la loro etica e deontologia ed in ultimo commercialisti.

Come avrete notato, trattiamo di tutto come:

– il controllo di gestione;
– le normative fiscali;
– le agevolazioni attivabili sia per le imprese che per gli enti non profit che diamo impulso 
  alla ripresa, a nuove assunzioni, ed al miglioramento dello stato sociale.
– le agevolazioni per promuovere assunzioni;
– comunicati della Banca d’Italia e dell’Istat;
– le guide per Argomento (che stiamo ampliando con il tempo a nostra disposizione).

– le trattazioni sulle dinamiche economiche per far comprendere all’imprenditore il nostro punto di vista, che è solo quello di favore per le aziende, i meccanismi della crisi e i meccanismi occorrenti per uscirne.
– notizie utili per i dipendenti pubblici, che riteniamo anch’essi travolti dalla crisi, anche se occorreva in ogni caso una rivisitazione dei sistemi di efficienza della macchina burocratica.

Trattiamo e pubblichiamo solo informazioni PRO-AZIENDA E CITTADINI.

   Noi siamo commercialisti e conosciamo l’impresa e le sue dinamiche, sappiamo benissimo che la pressione fiscale in Italia è insostenibile, sappiamo bene che le nuove norme per combattere l’evasione tra redditometro, spesometro, tracciabilità bancaria, studi di settore, ecc. ecc. probabilmente faranno danni anche a  chi evasore non è, fosse solo per il tempo sottratto al proprio lavoro per dimostrare agli uffici le proprie ragioni.

     Teniamo a precisare che non siamo un giornale on line, non scriviamo tutte le notizie, ma le scegliamo tra quelle che possono dare impulso alla crescita delle aziende,  impulso occupazionale ed aiuti concreti ai cittadini.

     Vogliamo nel nostro piccolo dare consigli per la ripresa economico-finanziaria del nostro amato Paese, così travagliato in questo anno che sta finendo e passato veramente in malo modo.

     Qualsiasi indicatore: economico, occupazionale, del debito pubblico, del Pil,  della bilancia dei pagamenti, degli stanziamenti per lo sviluppo ci fa rabbrividire talmente sono negativi.

     Come abbiamo detto in un nostro precedente articolo, pensiamo che la crisi sia  finita,  in quanto abbiamo già toccato il fondo relativo, e che ora dobbiamo rimboccarci le maniche per risollevarci da soli.
     
     Non possiamo aspettare, non possiamo stare fermi e  guardare che succede sui palazzi, non possiamo aspettare i tempi della politica e dello Stato, sarebbe la fine.

     Dobbiamo agire stando in mezzo alla gente e ai suoi problemi, mentre  la politica deve agire con nuove strategie da studiare a tavolino …. . Non è una critica questa, ma i politici vivono un’altra Italia, siamo appartenenti a due mondi e modi diversi di intendere il Paese, essi vivono lo Stato non in quanto espressione di un popolo ma solo come potere e consenso elettorale.

     In questo momento lo Stato non può fare altro che quello che sta facendo, non diamo colpe a nessuno per questo in quanto non ci recherebbe risultati, e neanche siamo deputati a farlo.
     Ed è per questo che bisogna tirar fuori l’Orgoglio della nostra Italia e dell’essere italiani, rimboccarsi le maniche e autoprodursi idee virtuose che possano migliorare i nostri redditi, nel rispetto delle leggi vigenti e soprattutto pagando le tasse.
     Come ha detto e scritto anche il nostro Presidente Siciliotti, il ruolo dei commercialisti, non è solo quello di portar di conto, ma è SOPRATTUTTO SOCIALE, è quello di intervenire, con proposte allo Stato e  notizie ai cittadini, nella vita sociale ed economica del Paese.
    Questo è il nuovo ruolo che ci impone la grave situazione contingente, il nostro Governo oggi, non è nelle condizioni di poter agire per la crescita ma solo  di operare per una cura di mantenimento, e a cui, come detto, non addebitiamo nessuna colpa di volontà o di colori politici, opinione che peraltro non ci compete…
     Il nostro supporto come cittadini è l’essere noi stessi propositivi , e comprendere che la crisi è strutturale e non solo congiunturale, bisogna combatterla ognuno con le proprie armi, senza aspettare che dall’alto piova il grano.
     Cercheremo di dare una piccola mano, che dia un piccolo risultato, attraverso la pubblicazione di notizie su tutto quello che è disponibile come incentivi alle imprese e pro- disoccupati e precari.

    Siamo aperti ad altri professionisti, anche di altre branche, che vogliano partecipare alla nostra azione sociale, in quanto il nostro blog non ha nessuno scopo di lucro.

Intanto facciamo un augurio di Buon anno a tutti ed anche alla nostra Italia e ai nostri politici, a cui possiamo solo chiedere equità.

29 Dicembre 2010. R.Giuseppe Merola

Rinvio ufficiale per gli obblighi SISTRI.

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     Un respiro di sollievo per le aziende, finalmente arriva in Gazzetta Ufficiale il decreto che proroga al 31/05/2011 l’entrata in vigore del sistema per la tracciabilità dei rifiuti.

Inoltre con il  decreto del 22 dicembre 2010 slitta al 30/04/2010 la scadenza per la comunicazione  del MUD, a cui sono obbligati i produttori di rifiuti prodotti nell’anno 2010.
Fonte: Decreto Ministero ambiente del 22/12/2010 pubblicato in gazzetta ufficiale in data  28/12/2010 n. 302.

Benefici prima casa, la C.T.R. Umbria li garantisce anche trascorsi i 18 mesi.

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     La C.T.R. Umbra con la sentenza n. 92-1-10, ha stabilito che i benefici fiscali per l’acquisto della prima casa non vengono persi qualora il soggetto proprietario dimostri che il trasferimento non è avvenuto entro il termine prescritto di 18 mesi a causa di interruzioni o rallentamenti dei servizi burocatrici del Comune in cui è ubicato l’immobile.
(Nei casi in cui ad esempio il Comune non ha iscritto il proprietario nell’anagrafe quale residente, anche se lo stesso ha inoltrato la richiesta tempestivamente).
Fonte: Bdc news.

Ministero della Gioventù: 5000 euro a favore dei giovani padri precari inferiori a 35 anni.

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I datori di lavoro che assumono alle dipendenze giovani genitori precari, con contratto a tempo indeterminato anche parziale, riceveranno 5000 euro di bonus per ogni assunzione. (Il limite massimo per ogni azienda è di 5 assunzioni).
 Il Ministero della Gioventù (nell’ambito del pacchetto normativo diritto al futuro)  al fine di permettere ai giovani di età inferiori a 35 anni, di far fronte alle esigenze che derivano dall’attività svolta di lavoratori atipici , come previsto dall’art. 1 legge 247/2007 commi 72 e 73, ha emanato uno schema di decreto (che sarà attivato in gennaio 2011) che riconosce a tali soggetti una dote trasferibile ai datori di lavoro (5000  euro una tantum) che li assumano alle proprie dipendenze con contratto a tempo indeterminato, anche a tempo parziale.
 
Ammontare del Fondo euro 51 milioni.
 
MISURA PREVISTA: I giovani che ne hanno i requisiti riceveranno il bonus con dote trasferibile ai datori di lavoro, come detto,  pari ad euro 5.000,00 , se saranno assunti con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato anche se eventualmente parziale.
 
I requisiti per l’assunzione di tali soggetti sono:
  • età inferiore a trentacinque anni; 
  • genitori di figli minori legittimi, naturali o adottivi, ovvero, affidatari di minori. 
  •  disoccupati (in tal caso devono risultare iscritti presso un centro pubblico per l’impiego); 
  • occupati con rapporto di lavoro (non a tempo indeterminato) o con contratto di collaborazione coordinata e continuativa.
I giovani possono trasferire tale dote anche al datore di lavoro, che trasformi un contratto preesistente in rapporto di lavoro a tempo indeterminato, con cui essi già sono alle dipendenze ma a tempo determinato o sono collaboratori coordinati e continuati.
  
Requisiti dei datori di lavoro , il beneficio non spetta nelle seguenti ipotesi: 
  • se l’assunzione del giovane costituisce già un obbligo dell’azienda in attuazione  ad esempio del contratto collettivo o di un contratto individuale;
  • se l’azienda abbia effettuato nei mesi precedenti licenziamenti per oggettivo giustificato motivo o per riduzione del personale  a meno che l’assunzione sia finalizzata ad acquisire professionalità  diverse da quelle dei lavoratori licenziati;
  •  se il datore di lavoro abbia operato riduzioni  di orario o sospensioni dal lavoro  a meno che l’assunzione sia finalizzata ad acquisire professionalità diverse da quelle dei lavoratori sospesi o in riduzione di orario. 
  • se il datore di lavoro abbia licenziato il lavoratore nei sei mesi precedenti l’assunzione. Ciò anche nei casi in cui il datore di lavoro e quindi l’impresa o l’azienda aveva alle dipendenze il lavoratore mediante imprese collegate  e riconducibili alla medesima proprietà che adesso vorrebbe accedere al bonus.
N.B.: Il datore di lavoro può ricevere il bonus assunzioni suddetto anche  nel caso  in cui abbia già beneficiato di altri contributi e sgravi eventualmente previsti dalla normativa vigente.
Notare l’attivazione del bonus in gennaio 2011.
Fonte: Ministero della gioventù.
Segnalazione: Symeco.

Costi chilometrici Tabelle Aci.

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L’Aci ha pubblicato le nuove tariffe sui costi chilometrici di auto e  moto, utilizzati da dipendenti,  da applicare dall’anno prossimo, in base all’art. 3 comma 1 del D.Lgs. 314/97. 
Le nuove tabelle occorreranno per determinare il rimborso da erogare ai dipendenti per l’utilizzo di detti autoveicoli, ai fini della determinazione del reddito imponibile in riferimento a quanto dispone il medesimo decreto legislativo richiamato.
Fonte Bdc news.
Ministero dei Trasporti S.o. n. 284 G.U. n. 299 23/12/2010.

Sovrafatturazione non penale: sentenza 45056 corte cassazione.

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Non é perseguibile penalmente la sovrafatturazione, cioè l’emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti quando sia dimostrato il pagamento dell’intero corrispettivo.
La corte di cassazione ha cosí stabilito con la sentenza n. 45056-2010. La restituzione di parte dell’importo, se non registrato contabilmente a rettifica, configura solo una dichiarazione infedele o fraudolenta.
Fonte bdc news.