Home Blog Pagina 23

Arriva proroga rottamazione

0

Comunicato Stampa N° 36 del 27/02/2021

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica che è in corso di redazione il provvedimento che differirà il termine del 1° marzo 2021 per il pagamento delle rate della “rottamazione-ter” (articoli 3 e 5 del DL n. 119/2018) e del “saldo e stralcio” (art. 1 commi 190 e 193 della Legge 145/2018).

Il termine riguarda le rate del 2020 ancora non versate a cui si aggiunge la prima rata del 2021 della rottamazione-ter.​

Il provvedimento entrerà in vigore successivamente al 1° marzo 2021 e i pagamenti, anche se non intervenuti entro tale data, saranno considerati tempestivi purché effettuati nei limiti del differimento che sarà disposto​.

Roma 27/02/2021

Giornalisti seminano terrorismo …. e lucrano !

0

I giornalisti dovrebbero limitarsi a raccontare i fatti ! Mi sembra che invece diano consigli opinioni , facciano politica … caro Draghi è un problema che va regolamentato , per incassare mettono carne al fuoco !
Criticano , propongono , plagiano con messaggi uguali su ogni rete !
La Tv pubblica dovrebbe fare cultura , informazione Asettica !
Anche Mediaset che fa Servizio nazionale deve essere limitata !
I giornalisti italiani fanno terrorismo psicologico , a SCOPO DI LUCRO !
Cari concittadini provate per una sera a non accendere il televisore , non usare internet ! Vedrete come vi sentirete rinati !

Non me ne vogliano i tanti amici … ma è la realtà

Assurda conservazione fatture elettroniche per fatture già trasmesse … Norme inutili ….

0

Conservazione fatture elettroniche servizio Ade : dalla data adesione e a ritroso dal 1.1.2019 vanno caricate. per l’anno 2019 , con scadenza il 10/3/2021 , le fattura elettroniche ; è un lavoro , con parecchie difficoltà , spreco di tempo e risorse : nella richiesta dei file all’ Agenzia Entrate ( massimo 3 richieste al giorno , processate dopo qualche giorno ) e nel caricamento che si effettua per file singolo file ovvero con un lavoro preparatoria di file zippato con massimo 10 richieste ; la difficoltà è nell’individuare i file che si caricano e che i file sono diversi per la stessa fattura ; l’agenzia entrate ha messo a disposizione uno software gratuito ( alternativo a quelli a pagamento ) ma difficilmente usufruibile sia dagli addetti ai lavori e figuriamoci dal contribuente in proprio !
vi è questo articolo di legge : D.Lgs. n. 127/2015, art. 1, comma 6-bis , prevede che gli obblighi di conservazione previsti dall’art. 3 del D.M. 17 giugno 2014 si intendono soddisfatti per tutte le fatture elettroniche, nonché per tutti i documenti informatici trasmessi attraverso il Sistema di Interscambio, e memorizzati dall’Agenzia.
che va in contrasto , con l’obbligo di scadenza del 10/3/2021 !

Cartelle sospese fino al 31 marzo 2021, rottamazione resta il 1° marzo almeno al momento

0

LA RISCOSSIONE NON PRENDE PACE. NECESSARIO NON CONSIDERARE INTERO ANNO 2020, ANCHE PER LA PRESCRIZIONE, ED ANCHE PER I CONTRIBUENTI.

Riscossione: cartelle sospese fino al 31 marzo
Il decreto Milleproroghe ha SOSPESO LA RISCOSSIONE DEI PAGAMENTI DI CARTELLE A RUOLO FINO AL 31 MARZO 2021.

TALE SOSPENSIONE COME DETTO IERI NON VALE PER LA ROTTAMAZIONE TER.

IL PRIMO MARZO 2021, ANDRANNO PAGATE TUTTE LE RATE SCADUTE NEL 2020 E SOSPESE PER IL COVID, E ANCHE QUELLE DELLA ROTTAMAZIONE SALDO E STRALCIO.

IL 1° MARZO 2021 RIPRENDONO ANCHE I NUOVI ATTI DI PIGNORAMENTO PRESSO TERZI.

A MENO DI INTERVENTI URGENTI QUINDI RESTANO CONFERMATE LE RATE DELLA ROTTAMAZIONE, CHE SONO DOPPIE, MA CHE ANDREBBERO SPOSTATE TUTTE IN AVANTI PER IMPEDIRE NUOVE CHIUSURE.

CARO PRESIDENDETE DRAGHI, RISCRIVA IL CALENDARIO DELLA ROTTAMAZIONE-TER, PER EVITARE CHE ALTRE AZIENDE CHIUDANO E AUMENTINO I 77000 NEGOZI CHIUSI NEL 2020

0

Anche se a livello normativo la tregua con ex-equitalia è finita, sembra che ancora non ci siano le condizioni socio-economiche affinché i contribuenti possono adempiere ai loro obblighi tributari. Ieri tre regioni sono tornate ad essere arancioni, la zona di Brescia è invasa dal covid variante inglese, e molte imprese lavorano a mezzo servizio e tutte hanno un volume di scambi di gran lunga inferiore alla normalità degli anni ante-covid.

Quindi, sebbene giusto che la rottamazione vada pagata, anche per i congrui sconti ricevuti che questa prevedeva, pagare due o tre rate contemporaneamente per molti sarà certamente impossibile! In questa situazione, forse , sarebbe stato meglio spostare tutto il piano di ammortamento in avanti, in maniera che il periodo covid avesse solo congelato i pagamenti e quindi pagare ad esempio al 1° marzo 2021 la rata che si doveva pagare il 31 luglio 2020…. se invece al 1° marzo bisognerà pagare la rata del 31 luglio e quella del 30 novembre 2020, ecco che in molti casi ci saranno mancati pagamenti, che non faranno che peggiorare sia LE ENTRATE TRIBUTARIE, SIA LA SITUAZIONE CRITICA DELLE IMPRESE ANCHE A LIVELLO PSICOLOGICO OLTRE CHE ECONOMICO E FINANZARIO

Il decreto ristori-quater, aveva dato altra proroga ai contribuenti italiani che stanno contrastante una potente crisi economica, SPOSTANDO LA RIPRESA DELLE OSTILITA’ RISCOSSIVE DAL 31 GENNAIO 2021 AL 1° MARZO 2021. Ma ciò come detto crediamo non basterà, RITENIAMO INVECE ECONOMICAMENTE GIUSTO SPOSTARE IL PIANO DEI PAGAMENTI IN AVANTI ,,, E PAGARE “UNA SOLA RATA” NON DUE O TRE RATE IN CONTEMPORANEA.

Subito prima della crisi di governo si stava lavorando al decreto ristori-quinques che potrebbe aver dato ancora ossigeno alle imprese produttive e alle posizioni debitorie che hanno verso Agenzia della Riscossione.

Il neo ministro Franco, ha poco meno di una settimana per decidere cosa fare !C

CI AUGURIAMO POSSA DECIDERE in particolare di dare ancora ossigeno alle imprese italiane, che sono state salvate fino al 28 febbraio 2021.

Trattasi di cartelle esattoriali e accertamenti e avvisi di irregolarità congelati fino al 28 febbraio dall’ultimo provvedimento del Governo Conte-2.

Obiettivamente, però, le condizioni economiche-sociali-finanziarie per far ri-partire le richieste dei pagamenti non ci sono ancora, in maniera molto significativa.

Per evitare il pagamento, e dare nuova proroga, l’esecutivo dovrebbe appoggiarsi ad un decreto ad hoc. IN QUESTE ORE STA PRENDENDO PIEDE LA SOLUZIONE DI RECUPERARE LE RISORSE NECESSARIE  DAI 32 MILIARDI, I FONDI NECESSARI PER BLOCCARE ANCORA IL RIAVVIO DELLA RISCOSSIONE.

CARO PRESIDENTE MARIO DRAGHI, CI RIVOLGIAMO A LEI QUALE CONOSCITORE DEL TESSUTO ECONOMICO ITALIANO: “DA LEI CI ASPETTIAMO COSE SEMPLICI ED UTILI, UNA DI QUESTE E’ RISCRIVERE IL CALENDARIO DEI PAGAMENTI DELLA ROTTAMAZIONE”.

COSA FACCIAMO

0

Gratis Apriamo la Tua Partita Iva
(escluse eventuali tasse; sevizio solo a distanza)
Fino al 28 febbraio 2021
Contattaci adesso

=============

hai problemi con Equitalia scrivici noi risolviamo !

============

HAI BISOGNO DI FINANZIAMENTI PER FAR RIPARTIRE LA TUA AZIENDA O LA TUA FAMIGLIA …CONTATTACI
 
– PER AZIENDE CESSIONE DI FATTURE IN FACTORING;
– APERTURE DI CREDITO IN CC.
– ANTICIPAZIONI SU FATTURE.
– FINANZIAMENTI AGEVOLATI ANCHE A FONDO PERSO.
 
PER FAMIGLIE: PRESTITI PERSONALI E CESSIONI DEL QUINTO.
 
CESSIONE NOTARILE CREDITI ERARIALI IVA, IRAP, IRPEF ETC.
=============================================
Consulenza Richiedi un primo consulto gratuito

Super bonus 110: Amministratore di condominio al primo invio per il 16 marzo 2021

0

LA PRIMA VOLTA DEGLI AMMINISTRATORI DI CONDOMINIO ALLA PROVA DELLA  COMUNICAZIONE PER IL SUPER BONUS 110, DA INVIARE ALL’ADE PER CONTO DELLA COMUNIONE DI CONDOMINI PER I LAVORI SUPER AGEVOLATI 110% DEL 2020.

PRIMO STEP

Recuperare tutti i documenti e la decisione di ogni singolo condomino in merito alla scelta che ogni condomino vuole utilizzare in merito all’utilizzo del credito spettante. (In sostanza se vuole utilizzarlo interamente per sè detraendolo in dichiarazione 2021, oppure chiederne lo sconto in fattura o cederlo a una banca o altro istituto)

Ogni condominio, come è stato previsto nella circolare Circolare n. 24 del 8 agosto 2020ciascun condomino dovrà comunicare all’amministratore di condominio se vuole cedere la detrazione a lui spettante, o utilizzarla direttamente calcolata:

  • sulla somma a lui spettante di spesa come approvata dalla delibera di assemblea condominiale per l’esecuzione dei lavori;
  • sulla somma pro-quota a lui imputabile, quale credito cedibile sia sotto forma di sconto in fattura da parte dell’impresa esecutrice sia sulla cessione a banche o finanziarie. Da tale importo ovviamente il condominio avrà il valore attuale del 110% (detraibile in 5 anni) che potrà essere il 100% se scontato dall’impresa o minore o maggiore di 100 se ceduto alla banca, in base ad accordi diretti. L’amministratore di condominio su tale comunicazione del condomino dovrà comportarsi di conseguenza.
    Facendo un esempio, qualora non sia praticabile lo sconto in fattura da parte dell’impresa esecutrice l’amministratore di condominio, sarà tenuto a intervenire nella comunicazione all’ADE IN BASE ALLA DECISIONE DEL CONDOMINO, in rapporto alla quota di sua spettanza che dovrebbe combaciare con la spesa totale ammessa al 110% in rapporto alla sua quota millesimale.

Quando ad esempio il condomino cede in autonomia il suo credito a terzi, e tale decisione non era stata ancora comunicata nella delibera di approvazione dei lavori, dovrà in maniera urgente comunicare ufficialmente all’amministratore di condominio, CHE HA CEDUTO IL CREDITO E CHE E’ STATO ACCETTATO DAL CESSIONARIO, CON LA RELATIVA DOCUMENTAZIONE.

Per quel che concerne lo sconto in fattura, ovviamente tale comunicazione non sarà necessaria in quanto l’amministratore di condominio già conosce quanto deciso dal condomino. In tale siffatta ipotesi, l’amministratore di condominio dovrà comunicare tale opzione all’Agenzia delle Entrate, che trasferirà il credito in testa all’impresa esecutrice.

2) I contenuti della comunicazione
L’art. 2 del DECRETO DEL MINISTRO ECONOMIA E FINANZE 1-12-2016, l’amministratore di condominio dovrà inviare la comunicazione che contenga i dati relativi alle spese sostenute nell’anno precedente dal condominio con riferimento a:

recupero del patrimonio edilizio;
riqualificazione energetica;
sismabonus;
acquisti di mobili e di grandi elettrodomestici finalizzati all’arredo delle parti comuni dell’immobile oggetto di ristrutturazione;
bonus verde;
quote di spesa imputate ai singoli condomini;
eventuali cessioni del credito.

L’amministratore di condominio non dovrà indicare soglie minime, che saranno calcolate dall’ADE, E IL CONDOMINIO NON SI POTRA’ OPPORRE A INSERIRE TALI DATI NELLA DICHIARAZIONE PRECOMPILATA, NEL CASO IN CUI NON INTENDA CEDERLO.

Per l’invio dei dati del 2021 è stato predisposto un nuovo software aggiornato con le novità in materia di Superbonus 110 %..

Le novità attengono:

alla ridefinizione della comunicazione per dare omogeneità ai dati da comunicare dall’amministratore di condominio;
eliminazione della sezione prevista per la cessione del credito, visto che nel provvedimento del Direttore dell’Agenzia dell’8 agosto 2020, tale opzione dovrà essere comunicata con un apposito modello a parte;
inserimento della nuova tabella “interventi” che dovrà contenere:
i codici degli interventi agevolabili: che per semplificare (si fa per dire ….. ) gli adempimenti sono stati modificati utilizzando la stessa codifica prevista per la comunicazione dell’opzione per la cessione del credito/sconto;
l’indicazione se l’intervento può beneficiare del Superbonus.
4) La comunicazione della cessione del credito

Il termine entro cui l’amministratore di condominio dovrà inviare tali dati ai fini della precompilata, ha subito un’allungamento rispetto agli anni pregressi:

  1.  per la comunicazione all’ADE DELLA CESSIONE DEL CREDITO LA SCADENZA  è fissata al 16 marzo 2021 dell’anno 2020,  OSSIA ALL’ANNO nel quale sono state sostenute le spese. In caso di lavori condominiali l’invio a carico dell’amministratore di condominio potrà essere effettuato direttamente dallo stesso amministratore, ma anche da chi ha apposto il visto di conformità sul superbonus.

La compilazione del modello (uguale sia per la cessione del credito da superbonus che per altri interventi di ristrutturazione al 50)  non dovrebbe presentare particolari difficoltà.

Il modello di cessione in forma cartacea si compone di due sole pagine:

la prima prevista per i dati del cedente, per le asseverazioni per il Superbonus, l’altra con la descrizione degli interventi effettuati e i dati del cessionario ossia dall’acquirente il credito, che sia

per sconto in fattura e quindi occorre indicare l’impresa esecutrice sia per la cessione a terzi contractor o banche.

PER INFORMAZIONI E CHIARIMENTI POTRETE CONTATTARMI INVIANDO WATHASPP A 3396952105 E CERCHERO’ DI DIRIMERE DUBBI CHE CREDO SIANO SCONTATI. GRAZIE PINO MEROLA

Rottamazione: Le scadenze da marzo dopo la sospensione

0

PRONTI – PARTENZA – VIA – DAL 1° MARZO RIPARTE LA RISCOSSIONE SOSPESA FINO AL 28 FEBBRAIO 2021.


ROTTAMAZIONE TER – INOLTRATA IL 31-7-2019.

La prima rata SCADEVA il 31 7 2019, la seconda il 30 11 2019 e le restanti 16 rate, DILUITE nei successivi 4 anni, andranno saldate il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ciascun anno fino al 2023.

Per effetto della pandemia le rate del 2020 sono state tutte sospese ed andranno pagate in unica soluzioni il 1° marzo 2021.

Ovviamente chi ha il piano di rateizzazione per ogni anno al 31-luglio e al 30 novembre, dovrà pagare entro il 1° marzo 2021 entrambe le rate, per poi riprendere il 31 luglio 2021 a pagare secondo piano.


ROTTAMAZIONE SALDO E STRALCIO

LA RATEIZZAZIONE PREVISTA ERA DIVISA IN TAL MODO:

1- il 35% entro il 30 novembre 2019;

2- il 20% entro il 31 marzo 2020 (diventato il 1° marzo 2021),

3- il 15% entro il 31 luglio 2020 (diventato 1° marzo 2021),

4- il 15% entro il 31 marzo 2021,

5- il 15% entro il 31 luglio 2021

Quindi attenzione occorre pagare in un solo giorno, senza ritardo, la rata del 31 marzo 2020, la rata del 31 luglio 2020 entro il 1° marzo 2021, e la 4° rata entro il 31 marzo 2021, mentre l’ultima andrà pagata entro il 31 luglio 2021.

—————————————————————————————————————–

Sono due miliardi di euro che l’Erario dovrebbe incassare nel mese di marzo prossimo per la ripartenza della rateizzazione della rottamazione-ter, di coloro che vi avevano aderito, e che hanno usufruito delle proroghe delle rate prima fino al 10 dicembre 2020 e poi fino al 1° marzo 2021.

La ROTTAMAZIONE-TER è la definizione agevolata che i contribuenti italiani hanno potuto utilizzare per chiudere cartelle esattoriali e liti con il fisco.

In particolare la definizione agevolata riguardava la chiusura di processi verbali di contestazione, liti pendenti del 2019, e saldo e stralcio 2020, e cartelle esattoriali scadute fino al 31-12-2018.

Il 1° di  marzo scadono in unica soluzione  le rate della rottamazione ter di cartelle esattoriali  che scadevano rispettivamente il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre 2020. (si potrà fruire dei 5 giorni di tolleranza e quindi pagare entro l’8 marzo ,,, ma meglio non rischiare…)

A tale data si dovranno anche pagare le rate del 31 marzo 2020 e del 31 luglio 2020 del saldo e stralcio (rateizzabile in 5 rate), per coloro che vi hanno aderito. Quindi non vi è nessun giorno di tolleranza, il mancato pagamento fa decadere l’agevolazione.

Ricordiamo che per coloro che hanno fruito del saldo e stralcio pagando solo una parte delle cartelle esattoriali a loro debito, LA RATEIZZAZIONE PREVISTA ERA DIVISA IN TAL MODO:

1- il 35% entro il 30 novembre 2019;

2- il 20% entro il 31 marzo 2020 (diventato il 1° marzo 2021),

3- il 15% entro il 31 luglio 2020 (diventato 1° marzo 2021),

4- il 15% entro il 31 marzo 2021,

5- il 15% entro il 31 luglio 2021

Quindi attenzione occorre pagare in un solo giorno, senza ritardo, la rata del 31 marzo 2020, la rata del 31 luglio 2020 entro il 1° marzo 2021, e la 4° rata entro il 31 marzo 2021, mentre l’ultima andrà pagata entro il 31 luglio 2021.

Per quanto riguarda la rottamazione saldo e stralcio, VI E’ DECADENZA SENZA REMISSIONE ANCHE SALTANDO UN SOLO GIORNO.

Per la rottamazione normale invece il pagamento dilazionato aveva previsto interessi dilatori del 2% su base annua che comunque non saranno conteggiati, visto che la proroga si è resa necessaria per l’emergenza sanitaria.

Il mancato pagamento della rottamazione ter (escluso il saldo e stralcio che decade anche per un solo giorno) non provoca la decadenza ma una sanzione pari al 30% sulle rate non versate.

A queste rate non pagate nei termini  dovranno essere aggiunti gli interessi legali, a fronte di un omesso o tardivo pagamento delle rate successive alla prima per chiudere le liti pendenti.

 

 

Saldo IVA: versamento 16 marzo 2021 o a rate.

0

Si avvicina il (primo) termine PER RICOMINCIARE A PAGARE,   in occasione del versamento del saldo Iva 2020 (per coloro che sono risultati a debito ,,, ). Il versamento potrà essere effettuato, a discrezione del contribuente, entro il 16/03/2021 (scadenza legittima e regina del saldo IVA)  in unica soluzione oppure a rate:

  1. Con saldo o prima rata al 16 marzo e poi ogni mese fino a 9 rate.
  2. Con saldo o prima rata al 30 giugno 2021 in occasione del pagamento del saldo dei redditi e irap alla prima scadenza.
  3. Oppure con saldo o prima rata del 31 luglio 2021, in occasione della seconda scadenza del saldo dei redditi e irap.

Il pagamento dilazionato presuppone applicazione della maggiorazione dell’1,6% per il solo spostamento intero dal 16 marzo al 30 giugno, mentre se si sposta al 30/07/2021 bisogna applicare una ulteriore maggiorazione dello 0,40%.

Ma non finisce qui, perché se tutto il pacchetto si vuole diluirlo in rate partendo dal 30 giugno 2021, anche l’IVA 2020 GIA’ MAGGIORATA, POTRA’ ESSERE PAGATA IN 6 RATE CON MAGGIORAZIONE DI 0,33% MENSILI.

SE POI L’INTERO FAGOTTO VUOLE ESSERE PAGATO ENTRO IL 31 LUGLIO QUALE PRIMA RATA ANCHE L’IVA 2020 (il cui pagamento originario era il 16 marzo) andrà scaglionata in 5 rate fino al 16 -11- 2021-

INSOMMA, NON CI SONO PROBLEMI, SE SIETE A DEBITO,BUON PER VOI VUOL DIRE CHE ANCHE CON LA PANDEMIIA AVETE PRODOTTO UTILI…..

PER PAGARE C’E’ SEMPRE TEMPO.

LA COSA IMPORTANTE INVECE E’ LA PRESENTAZIONE DELLA DICHIARAZIONE IVA CHE DOVRA’ ESSERE EFFETTUATA ENTRO IL 30 APRILE 2021 IN MANIERA TASSATIVA.

INFATTI QUESTO E’ L’ADEMPIMENTO PIU’ IMPORTANTE, PERCHE’ SE NON POTETE PAGARE NEI MODI SUDDETTI, ED EFFETTIVAMENTE NON PAGATE, TRA UN ANNO VI ARRIVERA’ AVVISO DI IRREGOLARITA’ PER IVA NON PAGATA MAGGIORATA DEL 10% .

MA IN QUESTO CASO, AVENDO ASPETTATO L’AVVISO BONARIO, I PAGAMENTI SARANNO TRIMESTRALI, FINO A UN ANNO E MEZZO SE IL DEBITO IVA E’ INFERIORE A 5.000 EURO E FINO A 5 ANNI 60 MESI OGNI TRIMESTRE SE IL DOVUTO SUPERA 5000 EURO.

Prestito fino a 30mila euro ancora possibile dl liquidita

0

CHI NON HA FRUITO DEL PRESTITO DE DL. LIQUIDITA’ POTRA ANCORA  FARLO NEL 2021.

IL 25% DEL FATTURATO MAX 30.000 CON COPERTURA FINO AL 100% DAL FONDO GARANZIA PMI.

La Legge di Bilancio 2021,  Legge 30 dicembre 2020, n. 178, ha modificato la normativa sui prestiti agevolati alle imprese fino a 30.000 euro garantiti al 100% dal fondo PMI, però non tutti i 30.000 euro sono a disposizione delle aziende ma solo fino al 25% del fatturato. QUINDI CHI NON HA POTUTO CHIEDERE il prestito NEL 2020, POTRA’ ANCORA FARLO NEL 2021, SOPRATTUTTO SE HA FATTURATO DI PIU’ E SE SI AFFRETTA A PRESENTARE DOCUMENTAZIONE FISCALE UFFICIALE COME LA DICHIARAZIONE IVA 2020, GIA’ SPEDIBILE SENZA ASPETTARE IL 30 APRILE 2021.

le modifiche

I prestiti fino a 30000 euro nei limiti del 25%, sono stati introdotti dal Decreto Liquidità (D.L. n. 23/2020) che ha introdotto “un finanziamento” da parte del Fondo PMI con una copertura a garanzia pari al 100% conferita dallo Stato.

Tali prestiti in ogni caso non possono eccedere i 30.000 euro e comunque non superiori, a una delle due condizioni:

25% del fatturato dell’ultimo bilancio o ultima dichiarazione o, qualora quest’ultimi non fossero ancora disponibili, da altra idonea documentazione, anche mediante autocertificazione ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. n. 445/2000;

il doppio della spesa salariale annua sostenuta quindi NEL 2020 (compresi gli oneri sociali e il costo del personale che lavora ALL’INTERNO DELL’AZIENDA ISTANTE,) dell’ultimo bilancio o ultima dichiarazione o, qualora quest’ultimi non fossero ancora disponibili, da altra idonea documentazione, anche mediante autocertificazione ai sensi dell’articolo 47 del D.P.R. n. 445/2000 (per le imprese costituite a partire dal 1° gennaio 2019 verranno considerati i costi salariali annui previsti per i primi due anni di attività.

OVVIAMENTE NON E’ PROPRIO COSI’ SEMPLICE, COME SI VEDE DALLA NORMA, IN QUANTO SONO LE BANCHE A DOVER TIRAR FUORI I SOLDI, ANCHE SE IL RIMBORSO LO GARANTISCE LO STATO. OVVIAMENTE QUANDO LA RESTITUZIONE SI BLOCCA, E’ SEMPRE UN PROBLEMA PER PICCOLI ISTITUTI DI CREDITO, FINCHE’ NON VIENE RIMBORSATO DALLO STATO. Quindi nella buona sostanza il direttore della filiale fa un check di affidabilità del cliente , con controllo in centrale rischi e in crif….. e il problema covid, anche se l’impresa funzionava va a farsi benedire… insomma chi ha sbagliato UNA VOLTA CON RITARDI NEL PAGAMENTO DI RATE O ALTRO … SEMBRA DOVER CHIUDERE….. MA NON VI ARRENDETE NON E’ COSI’…