UN AIUTO CONCRETO E’ ARRIVATO ALLE IMPRESE PRODUTTIVE ITALIANE DALLA LEGGE DI BILANCIO 2021, CON IL RINNOVO DEL BONUS INDUSTRIA 4.0, PIU’ INCISIVO AL SUD PERCHE’ CUMULABILE ANCHE CON IL BONUS MEZZOGIORNO.
VEDIAMO COME SI RICHIEDONO, IN QUANTO SONO MOLTO DIVERSE LE MODALITA’ DI RICHIESTA E FRUIZIONE DEL CREDITO DI IMPOSTA RELATIVO DA UTILIZZARE IN F24, MA CHE POSSONO CONCEDERE IN LINEA TEORICA UN BONUS TOTALE DELL’85% DELL’IMPORTO DELL’INVESTIMENTO SOSTENUTO ALL’AZIENDA ACQUIRENTE.
Facendo un semplice esempio:
Una impresa con sede legale in territorio agevolato, acquista un macchinario innovativo per il confezionamento di prodotti dolciari per un costo pari a 300.000 euro oltre IVA. (Qualsiasi tipo di bene strumentale è agevolabile, ma deve essere strettamente legato all’attività svolta e alla produzione dei ricavi, esclusi gli autoveicoli, i camion e i mezzi targati in genere, e ovviamente gli immobili e lavori di costruzione).
—- PRIMO BONUS SULLO STESSO MACCHINARIO —-
PRATICA AGEVOLATIVA BONUS SUD: L’azienda su detto MACCHINARIO MESSO GIA’ IN FUNZIONE pari a 300.000 euro potrà ottenere il 45% di 300mila euro per 135.000 a titolo di credito di imposta se trattasi di micro-piccola impresa, il 35% se invece è una media impresa, il 25% se è inquadrata come grande impresa, secondo le differenze esposte nel prospetto in fondo all’articolo.
PER produrre l’istanza occorre utilizzare il software CIM17 – disponibile sul sito dell’agenzia delle entrate – che dopo averlo scaricato e installato, occorre compilarlo. Per aprire una nuova istanza, inserire i dati dell’azienda, del legale rappresentante, il bene acquistato nuovo e gli eventuali aiuti di stato già concessi per lo stesso investimento, l’autodichiarazione anti-mafia, l’anno di acquisto e il credito concesso (spiegazione sommaria) ….. poi dopo aver autenticato il file, trasmetterlo tramite desktop telematico all’Agenzia delle Entrate. Attendere che dall’area riservata il file trasmesso sia stato acquisito (servono circa 10 giorni) scaricare la ricevuta telematica che concede il credito pari ad euro 135.000 euro che si potranno utilizzare (anche per intero) a partire dal 5° giorno di avvenuta concessione del credito medesimo.
—- PRIMO BONUS SULLO STESSO MACCHINARIO —-
SULLO STESSO BENE, QUALORA NE ABBIA I REQUISITI DI INTERCONNESSIONE (tra cui l’utilizzo da remoto tramite la rete, il controllo del funzionamento, la manutenzione, la resa ecc..ecc.. ) si potrà anche ottenere il 40% dei 300.000 pari ad altri 120.000 euro di credito di imposta utilizzabile in f24, da usare pero’ in tre anni per 40.000 euro nell’anno di acquisizione in proprietà o leasing, 40.000 euro nell’anno successivo e 40.000 euro nell’anno seguente ancora.
In totale sul macchinario acquistato si potrà ottenere un bonus liquido di 255.000 euro su 300.000 investiti.
DIVERSA E’ LA PROCEDURA PER IL CREDITO DI IMPOSTA TRANSIZIONE 4.0. Infatti Per la pratica industria 4.0, non ci sono particolari adempimenti da effettuare ma occorre conservare la documentazione prodotta che sommariamente è questa:
- bolla di consegna da cui si evince che il bene è nuovo di fabbrica e DOCUMENTO CHE NE ATTESTA la data di messa in funzione.
- la fattura o il contratto di leasing che dimostra l’acquisto.
- il pagamento del corrispettivo o il pagamento della rata di maxi-canone per l’acquisto in leasing.
- la perizia giurata di un ingegnere informatico che attesta che il macchinario è interconnesso con la rete, secondo le norme che richiedono i particolari requisiti tecnici per la gestione da remoto. (la perizia non è necessaria se l’investimento è inferiore a 300.000 euro, noi la consigliamo in ogni caso, quando l’acquisto supera i 100.000 euro per evitare possibili contestazioni ed errori)
- Inviare al MISE un modello, scaricabile dallo stesso Ministero, che dopo averlo compilato in tutte le sue parti occorre spedire allo stesso Dicastero a firma del legale rappresentante dell’azienda tramite PEC.
A differenza del bonus mezzogiorno che concede un credito di imposta utilizzabile interamente nell’anno di acquisto, il credito concesso dalla legge industria 4.0, è utilizzabile per 1 /3 nell’anno di acquisto, 1/3 nell’anno successivo, e 1/3 nell’anno +2.
Sia pur vero che le imprese che non hanno sede nei territori agevolati del Sud e Abruzzo Molise e altri Comuni, potranno ottenere solo il credito di imposta industria 4.0, è comunque un notevole importo da scomputare da tasse e contributi.
Il credito di imposta concesso dalla norma sulla transizione 4.0 (ex industria 4.0) infatti è concesso in misura pari al 40% degli investimenti sostenuti in beni strumentali nuovi ( esclusi i mezzi targati) che si potrà utilizzare in compensazione a partire dall’anno di acquisizione per 1/3, poi per 1/3 nel 2023 e l’ultimo terzo nel 2024 del 40% spettante.
Per chi ha sede nei territori agevolati, ha ancora però il Bonus Sud da richiedere, prorogato dalla legge di Bilancio 2021.
Il bonus sud concede un credito di imposta pari al 45% dell’investimento al netto ovviamente dell’IVA, che puo’ essere CHIESTO SULLO STESSO BENE ACQUISTATO CON LA LEGGE INDUSTRIA 4.0, che quindi è pienamente cumulabile con il credito di imposta transizione 4.0.
QUINDI IL RINNOVO CONTEMPORANEO del bonus per gli investimenti nel Mezzogiorno, c.d. Bonus Sud (art. 1, commi 171 e 172) e delle nuove misure relative al Piano transizione 4.0 (ex industria 4.0), rende assolutamente conveniente acquistare (anche in locazione finanziaria) una nuova attrezzatura, un impianto, e ogni bene strumentale occorrente per la produzione dei beni o servizi che costituiscono il core-business dell’azienda.
Come detto prima, ricordiamo che il Credito di Imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno o Bonus Investimenti Sud è un regime di aiuti che concede un credito di imposta alle imprese che acquistano macchinari, impianti e attrezzature destinate a strutture produttive nuove o esistenti, garantendo liquidità immediata mediante compensazione in F24.
L’agevolazione riguarda solo gli investimenti in beni strumentali nuovi, anche mediante sottoscrizione di contratti di leasing, destinati a strutture produttive ubicate nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
L’intensità dell’agevolazione Bonus Sud dipende dalla dimensione di impresa così come previsto dalla Carta degli Aiuti di Stato, che è pari al 45% per le micro-piccole imprese, al 35% per le medie imprese ed al 25% per le grandi imprese). Tale agevolazione, inoltre, è cumulabile con i benefici del Piano Transizione 4.0 (ex Piano Industria 4.0)
Tale intensità di aiuto va determinata attentamente verificando l’eventuale presenza di altre agevolazioni tali da configurarsi come “aiuti di stato”, le quali evidentemente concorrono al “cumulo” nei limiti dell’intensità di aiuto massima ammissibile sopra descritta.
Ricordiamo le fasce e le differenze da tenere in conto tra micro-piccola media e grande impresa.
INFINE UNA NOTA DOVEROSA: Visto che gli aiuti sono cumulabili e possono raggiungere l’85% del costo di acquisto del bene, fate attenzione a contabilizzare gli ammortamenti, in quanto non è possibile ottenere un beneficio maggiore del costo dello stesso bene.
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Il Decreto ministeriale del 18 aprile 2005 “Adeguamento alla disciplina comunitaria dei criteri di individuazione di piccole e medie imprese” individua le varie tipologie di impresa e ne definisce le specifiche caratteristiche.
- Micro impresa: meno di 10 occupanti ; fatturato o bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro.
- Piccola impresa: da 10 a 49 ccupanti; fatturato o bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro.
- Media impresa: da 50 a 249 occupanti; fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro e un bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro.
- Grande impresa: oltre 249 occupanti; fatturato annuo superiore a 50 milioni di euro, bilancio annuo superiore a 43 milioni di euro.
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