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Rapporto ISTAT del 29/12/2010 su distribuzione del reddito e condizioni di vita delle famiglie.

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Il rapporto Istat 2009-2008 diramato il 29-12-2010 su distribuzione del reddito e condizioni delle famiglie ha evidenziato come la situazione dell’anno 2009 si presenta praticamente immutata rispetto al 2008.

L’indicatore di difficoltà economica 2009 si presenta nella sostanza immutato rispetto all’anno precedente 2008, quando quest’ultimo invece era  peggiorato in maniera rilevante rispetto al 2007:
  • 2007. Disagio delle famiglie 14,8% contro il 15,8 % del 2008.
  • 2009. Sono cresciute di contro, rispetto al 2008, dal 32 al 33.3 % le famiglie che non hanno potuto coprire spese impreviste di 750 euro;
  • 2009. Sono cresciute anche rispetto al 2008, dal 10,5% al 14% i nuclei familiari che hanno avuto arretrati nei pagamenti di debiti diversi dal mutuo;
  • 2009. Rispetto al 2008, sono aumentate le famiglie che si sono indebitate, dal 14,8 (2008)  al 16,5 per cento (2009). 
 2009. Il 15,2 % delle famiglie ha evidenziato tre o più sintomi di disagio economico tra quelli previsti dall’indicatore Eurostat. 
Rispetto a tale indicatore, del 15,2 rilevato su scala nazionale, le percentuali rilevate sono signicativamente maggiori nelle Regioni del Sud (25,1); nelle famiglie composte da cinque o più persone  (25,8); nelle famiglie con tre o più minori (27,1).
Fonte Istat.
Fermo restando che sarebbe importante conoscere i dati 2010, in quanto si ritiene sia stato l’anno probabilmente più negaivo per quanto riguarda le famiglie e non solo, nel 2009 l’evidenza maggiore di difficoltà riguarda i nuclei familiari in cui i componenti che hanno reddito sono in percentuale inferiori rispetto al totale dei componenti stessi, come le famiglie con cinque componenti o con tre o più minori, in quanto essi non hanno ricevuto per la crisi aumenti di reddito significativi.

Fondo di fine 2010 di Rivista Fiscale Web. La stasi economica ci costringe a nuove idee.

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Articolo di Fondo di Fine 2010.

    Vogliamo precisare che la nostra rivista, il nostro blog, riporterà solo notizie e segnalazioni che possono dare impulso alla ripresa delle aziende e aiuti al  cittadino,  principalmente per il difficile momento che il nostro Paese sta vivendo.
     Riteniamo che il nostro ruolo sociale, in quanto appartenenti al mondo delle professioni,  sia di fondamentale importanza e per questo ci sentiamo responsabili  di dare tutto quello che possiamo. 
     Ciò è in linea anche con quanto detto, a più riprese, dal nostro Presidente Siciliotti, che in una recente videoconferenza ha risposto ad una domanda di un giornalista dicendo  che noi commercialisti dobbiamo essere prima padri poi cittadini, poi professionisti con la loro etica e deontologia ed in ultimo commercialisti.

Come avrete notato, trattiamo di tutto come:

– il controllo di gestione;
– le normative fiscali;
– le agevolazioni attivabili sia per le imprese che per gli enti non profit che diamo impulso 
  alla ripresa, a nuove assunzioni, ed al miglioramento dello stato sociale.
– le agevolazioni per promuovere assunzioni;
– comunicati della Banca d’Italia e dell’Istat;
– le guide per Argomento (che stiamo ampliando con il tempo a nostra disposizione).

– le trattazioni sulle dinamiche economiche per far comprendere all’imprenditore il nostro punto di vista, che è solo quello di favore per le aziende, i meccanismi della crisi e i meccanismi occorrenti per uscirne.
– notizie utili per i dipendenti pubblici, che riteniamo anch’essi travolti dalla crisi, anche se occorreva in ogni caso una rivisitazione dei sistemi di efficienza della macchina burocratica.

Trattiamo e pubblichiamo solo informazioni PRO-AZIENDA E CITTADINI.

   Noi siamo commercialisti e conosciamo l’impresa e le sue dinamiche, sappiamo benissimo che la pressione fiscale in Italia è insostenibile, sappiamo bene che le nuove norme per combattere l’evasione tra redditometro, spesometro, tracciabilità bancaria, studi di settore, ecc. ecc. probabilmente faranno danni anche a  chi evasore non è, fosse solo per il tempo sottratto al proprio lavoro per dimostrare agli uffici le proprie ragioni.

     Teniamo a precisare che non siamo un giornale on line, non scriviamo tutte le notizie, ma le scegliamo tra quelle che possono dare impulso alla crescita delle aziende,  impulso occupazionale ed aiuti concreti ai cittadini.

     Vogliamo nel nostro piccolo dare consigli per la ripresa economico-finanziaria del nostro amato Paese, così travagliato in questo anno che sta finendo e passato veramente in malo modo.

     Qualsiasi indicatore: economico, occupazionale, del debito pubblico, del Pil,  della bilancia dei pagamenti, degli stanziamenti per lo sviluppo ci fa rabbrividire talmente sono negativi.

     Come abbiamo detto in un nostro precedente articolo, pensiamo che la crisi sia  finita,  in quanto abbiamo già toccato il fondo relativo, e che ora dobbiamo rimboccarci le maniche per risollevarci da soli.
     
     Non possiamo aspettare, non possiamo stare fermi e  guardare che succede sui palazzi, non possiamo aspettare i tempi della politica e dello Stato, sarebbe la fine.

     Dobbiamo agire stando in mezzo alla gente e ai suoi problemi, mentre  la politica deve agire con nuove strategie da studiare a tavolino …. . Non è una critica questa, ma i politici vivono un’altra Italia, siamo appartenenti a due mondi e modi diversi di intendere il Paese, essi vivono lo Stato non in quanto espressione di un popolo ma solo come potere e consenso elettorale.

     In questo momento lo Stato non può fare altro che quello che sta facendo, non diamo colpe a nessuno per questo in quanto non ci recherebbe risultati, e neanche siamo deputati a farlo.
     Ed è per questo che bisogna tirar fuori l’Orgoglio della nostra Italia e dell’essere italiani, rimboccarsi le maniche e autoprodursi idee virtuose che possano migliorare i nostri redditi, nel rispetto delle leggi vigenti e soprattutto pagando le tasse.
     Come ha detto e scritto anche il nostro Presidente Siciliotti, il ruolo dei commercialisti, non è solo quello di portar di conto, ma è SOPRATTUTTO SOCIALE, è quello di intervenire, con proposte allo Stato e  notizie ai cittadini, nella vita sociale ed economica del Paese.
    Questo è il nuovo ruolo che ci impone la grave situazione contingente, il nostro Governo oggi, non è nelle condizioni di poter agire per la crescita ma solo  di operare per una cura di mantenimento, e a cui, come detto, non addebitiamo nessuna colpa di volontà o di colori politici, opinione che peraltro non ci compete…
     Il nostro supporto come cittadini è l’essere noi stessi propositivi , e comprendere che la crisi è strutturale e non solo congiunturale, bisogna combatterla ognuno con le proprie armi, senza aspettare che dall’alto piova il grano.
     Cercheremo di dare una piccola mano, che dia un piccolo risultato, attraverso la pubblicazione di notizie su tutto quello che è disponibile come incentivi alle imprese e pro- disoccupati e precari.

    Siamo aperti ad altri professionisti, anche di altre branche, che vogliano partecipare alla nostra azione sociale, in quanto il nostro blog non ha nessuno scopo di lucro.

Intanto facciamo un augurio di Buon anno a tutti ed anche alla nostra Italia e ai nostri politici, a cui possiamo solo chiedere equità.

29 Dicembre 2010. R.Giuseppe Merola