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Certificazione Unica 2023: è pronto il modello sul sito dell’Agenzia delle Entrate

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L’Agenzia delle Entrate ha presentato il modello Certificazione Unica 2023 sul sito istituzionale.

Ci sono interessanti novità in merito alla gestione del bonus carburante, escluso da imposizione fiscale fino a un tetto massimo di duecento euro per lavoratore. Inoltre, sono previsti i nuovi criteri per l’attribuzione delle detrazioni per familiari a carico. Oltre al modello Certificazione Unica 2023 è pronto anche il Modello IVA 2023, che è stato aggiornato con l’introduzione di un nuovo quadro, denominato CS.

Agenzia delle Entrate, pronti i nuovi Modelli per inaugurare la stagione fiscale 2023

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate sono disponibili le bozze dei modelli di Certificazione Unica e IVA 2023, che recepiscono le novità normative del 2022 e le relative istruzioni per la corretta compilazione. Il Modello Certificazione Unica 2023 è pronto sul sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate: si tratta del modello con cui il datore di lavoro certifica al dipendente/collaboratore le somme accreditate a titolo di redditi da lavoro dipendente, autonomo e provvigioni, oltre ai redditi diversi (canoni da locazione breve).

Agenzia delle Entrate, quali sono le novità per quanto concerne la Certificazione Unica 2023?

In merito alla Certificazione Unica 2023 sono previste interessanti novità. Trova spazio il bonus carburante di 200 euro erogato ai dipendenti da parte del datore di lavoro. Trovano spazio anche l’Assegno Unico Figli pagato dall’INPS, oltre che i nuovi criteri per procedere all’attribuzione delle detrazioni fiscali per i familiari. Sono previste le nuove modalità di attribuzione del trattamento integrativo riconosciuto in caso di reddito complessivo non superiore a 15 mila euro.

Certificazione Unica 2023: quali sono i flussi da inviare?

Il modello da inviare all’Agenzia delle Entrate si compone di:

  • Frontespizio, che contiene i dati identificativi, il tipo di dichiarazione e la dichiarazione
  • Quadro CT, nel quale vengono riportate le informazioni riguardanti la ricezione dei dati relativi ai Mod. 730- 4 resi disponibili dall’Agenzia delle Entrate
  • Certificazione Unica 2023, nella quale vengono riportati i dati fiscali e previdenziali relativi alle certificazioni lavoro dipendente, lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi.

Certificazione Unica 2023: entro quando deve essere rilasciata?

La Certificazione Unica 2023 va rilasciata al percettore delle somme entro il mese di marzo 2023. Secondo il Fisco, l’omesso, il tardivo, l’incompleto o l’infedele rilascio al contribuente della Certificazione Unica è punito con una sanzione amministrativa (da 258 euro a 2.065 euro).

Nel caso in cui non si riceva la CU, consigliamo di intimarne la consegna al sostituto d’imposta con una raccomandata a/r precisando che, in caso contrario, si procederà con la segnalazione All’Ade.

Assegno Unico: non devi più presentare la domanda all’INPS. Ecco le novità dal 2023

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Ci sono interessanti novità in arrivo a partire dal mese di gennaio 2023: per chi ha già ricevuto l’Assegno Unico non è più possibile presentare alcuna domanda. L’INPS procede alla liquidazione in automatico.

Si tratta di una vera e propria svolta per quanto concerne l’Assegno Unico, che a partire dal prossimo anno subirà delle variazioni. L’Assegno Unico è una misura di sostegno economico che lo Stato mette a disposizione di tutti i nuclei familiari che sono in difficoltà.

L’ultima nota pubblicata dall’INPS avvisa tutti i contribuenti italiani che, a partire dal primo marzo 2023, tutti coloro che abbiano presentato una domanda per richiedere l’assegno unico ed universale per i figli potranno beneficiare dell’erogazione dell’assegno senza dover presentare nuovamente l’istanza all’INPS.

Assegno Unico: stop invio domanda all’INPS

La domanda all’INPS non deve essere inoltrata se è già stata presentata. Si tratta di una misura di semplificazione realizzata per migliorare il dialogo tra l’Istituto di Previdenza e l’utenza. L’obiettivo è quello di offrire all’utenza un servizio innovativo, puntando a valorizzare le banche dati dell’INPS.

I dati contenuti nella domanda che è stata precedentemente inviata vengono prelevati automaticamente dagli archivi dell’INPS, che procederà a liquidare l’assegno unico.

Assegno Unico 2023: se ci sono variazioni devono essere comunicate?

Anche se non è obbligatorio inviare la domanda per rinnovare la richiesta dell’Assegno Unico, nel caso in cui si verifichino variazioni, è necessario comunicarle all’INPS.

Come bisogna fare per comunicare le variazioni intervenute? È necessario integrare tempestivamente la domanda trasmessa precedentemente. Entro quando bisogna procedere all’integrazione della domanda? Prima del 28 febbraio 2023.

Assegno Unico: cosa bisogna fare?

Chi ha già presentato la domanda per richiedere l’Assegno Unico non deve ripresentare alcuna istanza, ma deve attendere l’erogazione in automatico.

L’unico onere che grava su tutti i cittadini è quello di procedere alla presentazione della nuova DSU per l’anno 2023. Si tratta di un documento che contiene dati autodichiarati dall’utente e dati precompilati forniti da Agenzia delle Entrate.

Assegno Unico: cosa fare se non fai presentato la domanda?

Se non hai ancora presentato la domanda all’INPS per richiedere l’assegno unico è necessario presentarla tramite portale web dell’Istituto, previo accreditamento con SPID, CIE, CNS; Contact Center Integrato; servizi offerti dagli Studi di Consulenza Fiscale e App mobile INPS.

Aumento Tassi di Interesse: la decisione della BCE avrà effetti a catena su tutti

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La decisione della BCE di incrementare i tassi di interesse avrà effetti positivi o negativi sul sistema economico? In particolare, ci chiediamo quali saranno le conseguenze sui consumi e sul potere di acquisto.

A partire dal mese di luglio dell’anno 2022 la Banca Centrale Europea (BCE) ha deciso di aumentare i tassi di interesse dello 0,25%. La stessa Lagarde aveva annunciato che l’incremento dei tassi di interesse non sarebbe stato isolato, ma sarebbero seguiti ulteriori aumenti.

Gli analisti finanziari prevedono che i tassi di interesse potrebbe aumentare dello 0,5%. Non possiamo escludere che ci potrebbe essere ulteriori revisioni al rialzo dei tassi di interesse.

La situazione sarebbe ancora più allarmante se l’inflazione attualmente galoppante non venisse riportata al di sotto dei due punti percentuali, come previsto dalla Banca Centrale Europea. Dinanzi a questo scenario di continui rialzi dei tassi di interesse stabiliti dalla BCE quali saranno le conseguenze per le famiglie e le imprese?

Aumento tassi di interesse BCE: occhio alle conseguenze

L’aumento dei tassi di interesse da parte della BCE avrà conseguenze negative sul potere di acquisto e sui consumi. Inoltre, sarà molto più oneroso chiedere prestiti e mutui alle banche o rateizzare un acquisto.

Si ridurranno i consumi le persone meno abbienti saranno portare a ridurre le spese superflue, in particolare quelle relative all’abbigliamento, scarpe, gioielli, make up, profumi, etc.

Anche accendere un mutuo per acquistare un immobile sarà molto più oneroso a seguito del continuo rialzo dei tassi di interesse. Si salvano solo coloro che hanno acceso un mutuo a tasso fisso, la cui rata rimane invariata per tutta la durata del contratto.

A soffrire saranno gli investimenti con i titoli di Stato che, con il rialzo dei tassi di interesse, tenderanno a scendere di quotazione. In un contesto economico incerto ed instabile a risentirne sarà pure il mercato borsistico, luogo in cui fare investimenti saranno sempre più rischioso.

Gli stessi margini di guadagno per le imprese, i commercianti e gli artigiani, alla luce dell’incremento dei tassi di interesse, del salasso delle bollette energetiche e dell’aumento delle materie prime, si assottiglieranno sempre di più.

Visto che i tassi di interesse continueranno ad incrementare e l’inflazione non si arresterà, tutti quanto dobbiamo iniziare a prestare massima attenzione alle spese, evitando quelle inutili. Anche per quanto concerne la spesa alimentare bisogna iniziare a prestare attenzione ai prezzi dei prodotti che mettiamo nel carrello.

 

INPS, 400 euro in più sul cedolino soltanto per questi pensionati. Chi sono i fortunati?

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Buone notizie in arrivo per una determinata platea di pensionati, che potranno beneficiare dell’incremento di 400 euro sul cedolino INPS. Chi sono i fortunati?

Non si tratta di un bonus antinflazionistico e nemmeno di una somma accreditata a seguito della rivalutazione monetaria degli assegni previdenziali. Questi 400 euro sono un “regalo” che la Manovra del Governo Meloni ha deciso di erogare a determinate categorie di pensionati italiani. In particolare, la Manovra dell’Esecutivo Meloni in merito al Dossier Pensioni ha voluto introdurre un’interessante misura: Quota 103.

Pensioni, Quota 103 e aumento di 400 euro sul cedolino: ecco quali sono le novità in arrivo

Finalmente ci sono buone notizie in arrivo per una determinata platea di pensionati che potranno beneficiare dell’aumento dell’assegno previdenziale pari a 400 euro. Ma attenzione, facciamo subito una precisazione: l’aumento di 400 euro previsto dalla nuova Manovra 2023 non spetta a coloro che, pur in possesso dei requisiti necessari per accedere a Quota 103, decidono di ritirarsi dal mercato occupazionale.

La misura previdenziale Quota 103 spetta a tutti coloro che abbiano compiuto i 62 anni d’età e abbiano versato 41 anni di contributi entro la fine dell’anno 2023. L’aumento di 400 euro spetta a coloro che, pur in possesso dei requisiti per accedere a Quota 103, decidono di continuare a lavorare. I 400 euro saranno accreditati sul cedolino una volta ritiratisi dal mercato occupazionale.

INPS, 400 euro ai pensionati: quali sono i requisiti necessari?

L’incremento del cedolino INPS pari a 400 euro rappresenta un interessante incentivo del Governo Meloni, che vuole spingere i lavoratori prossimi alla pensione a continuare a contribuire alla produzione economica dell’Italia.

Oltre ad essere in possesso di tutti i requisiti necessari previsti per accedere a Quota 103, questo aumento pari a 400 euro spetta a tutti coloro che abbiano maturato un reddito di importo inferiore ai 22mila euro. Grazie a questa nuova misura economica si potrà beneficiare di 400 euro in più sul cedolino INPS una volta che si andrà in pensione.

Quindi, coloro che hanno compiuto 62 anni di età, hanno versato 41 anni di contributi entro la fine del 2023 e hanno un reddito di importo inferiore ai 22.000 euro, possono beneficiare dell’aumento di 400 euro sull’assegno previdenziale una volta che si ritireranno dal mercato occupazionale.

Cartella esattoriale: i 5 motivi di annullabilità

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CARTELLE ESATTORIALE ANNULLAMENTO cartelle esattoriali Chi ha scoperto o ricevuto da poco una cartella esattoriale, può chiederne l’annullamento ottenendo giustizia nel caso il debito iscritto a ruolo non sia dovuto, oppure ottenendo legalmente ciò che la legge prevede.

1) Prescrizione. Decorsi esattamente 5 anni dalla notifica della cartella esattoriale, si potrà chiederne la prescrizione, inizialmente tramite istanza di sgravio in autotutela e solo se negata intentare una causa tributaria.

2) VIZI DI NOTIFICA. Notifica a mezzo persone non convivente senza ricevere la seconda raccomandata C.A.N..

3 Notifica tramite affissione albo pretorio tenuto presso il comune in cui nel frattempo non si è più residenti ;

5 Notifica tramite avviso di intimazione , preavviso di fermo mobiliare o immobiliare decorsi 5 anni dalla notifica ;

6) ULTIME SENTENZE HANNO DICHIARATO NULLE LE NOTIFICHE SU PEC NON ISCRITTE IN INIPEC.

Errore: Modulo di contatto non trovato.

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Proroga Superbonus 110%. Cilas entro 31 dicembre

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Il superbonus, come previsto all’art. 9 del dl aiuti quater, dal 2023 non sarà piu’ attribuito per il 110 per cento delle spese ammissibili, ma scenderà al 90 % dal 2023.

Il mantenimento della percentuale del 110% si potrà godere ancora per tutto il 2023 solo per i lavori la cui CILAS E’ STATA PRESENTATA AL COMUNE ENTRO IL 25 NOVEMBRE 2022.

Ora sembra che la maggioranza, voglia aprire a una mini proroga del 110% per le CILAS PRESENTATE ENTRO IL 31-12-2022, oppure entro 15 giorno dalla pubblicazione del decreto, che potrebbe essere utile se la conversione in legge avvenisse a ridosso di fine anno.

Se da un lato si pensa di salvare le CILAS, dall’altro resta fermo il termine di delibera assembleare presentato dopo il 25 novembre: in tal caso la proroga non avrà valore e dal 2023 il superbonus sarà goduto solo per il 90% dei lavori ammissibili.

 

Gas aumento in prossima fattura di 14,77 centesimi per mc.

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La Bolletta del gas di prossima emissione sarà piu’ cara rispetto alla precedente.

Con precisione di 14,77 centesimi per metro cubo.

Il costo unitario crescerà di 14,77 centesimi di euro per metro cubo.

Il motivo dichiarato è che vi sono piu’ costi di per i fornitori per rifornirsi di gas, spese logistiche probabilmente, fatto sta ,… che in Italia siamo sempre avanti quando si tratta di esborsare di piu’.

Assegno unico cresce del 50% per i figli piu’ piccoli con isee non superiore a 40mila

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Previsto nel ddl bilancio l’aumento dell’assegno unico del 50% rispetto ad ora,
per i figli piu’ piccoli di età non superiore a 1 anno.
Potrà aumentare anche per i figli fino a tre anni quando il nucleo familiare ha almeno 3 figli e un indicatore ISEE non superiore a 40.000 euro.
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ndr —- buona innovazione per il welfare ma per me insufficiente …. giusto sarebbe stato incremento del 50% per i figli fino a 12 anni, ma con un valore ISEE fino a 25.000.
Per me a rigor di giustizia sociale.
Visto che lo stanziamento è di 1,5 miliardi, spalmarli in quest’altro modo avrebbe aumentato la platea dei benificiari. Un Isee di 40.000 con tre figli equivale a un reddito almeno di 60.000 euro netti e almeno due immobili.

La leva nel trading

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Come fare trading profittevole con leva 1 a 400.
Per prima cosa fare trading con leva significa operare con cfd su indici o valute per un valore molto più alto rispetto alla parte dei propri soldi utilizzati per entrare a mercato.

Per fare un’esempio se comprate un micro lotto dell’indice future nasdaq 100, spendendo circa 100 euro del vs. portafoglio, ma con leva 1 a 400 operiamo a mercato come se avessimo impiegato 40.000 euro.

Diventa strumento potentissimo che in due minuti può far salire il vostro profitto a 200 euro se azzeccate la direzione long o Short, ma brucerà negli stessi tempi il vostro conto se l’indice va nella direzione opposta.

Per inciso volendo impiegare 100 euro con leva 1 a 400 dovreste avere minimo 1000 euro di portafoglio, perché dei 200 euro ne potrete perdere 200, e se ne avete solo 100, se l’operazione va male il vs. conto si chiuderà e non potrete piu’ operare.

Esempio: l’indice future nasdaq ha un valore di mercato di 11500 punti, e decidete di comprare un mini-lotto da 0,5 per 100 euro in long,  ossia che guadagnerete se l’indice sale di valore !
Con 10 punti di aumento guadagnerete 14 euro con 100 punti 140 euro.
Ma se vi accorgete che l’indice vi gira in short ossia l’indice scende di valore …. in un niente perderete 30-40 euro euro e a quel punto sta a voi decidere se tale oscillazione è solo un rintracciamento oppure una inversione di trend, in ogni caso chiudere subito l’operazione perché aspettare che risalga potrebbe invece farvi perdere non solo i 100 euro ma anche l’intero capitale a disposizione sul conto in due secondi.

Per poter essere profittevoli con il trend a leva alta dovete essere:

  1. rapidi nel chiudere l’operazione ;
  2. non pensare e sperare a eventuali recuperi in rialzo;
  3. non fare altre operazioni, ma trattenete il profitto.
  4. Se colpite e guadagnare non riprovarci, perché perderete tutto.
  5. Chiudete tutto e riprender io giorni dopo;
  6. Tante operazioni vi porteranno alla fine il conto a zero.

Gli orari migliori per fare trading sul nasdaq sono le 15.30 all’apertura , 21:45 a ridosso della chiusura. Ma proprio perchè sono i migliori sono anche i piu’ pericolosi.

Questa operazione potrete farla solo se avete un portafogli di su almeno 1000 euro, se avete di meno comprate uk 100. o us500.

In ogni caso, la leva 1 a 400 è pericolosa anche per professionisti, se siete alle prime armi, utilizzate un broker con leva a 20 o massimo 30, come anche stabilito dall’ESMA, l’ente Europeo che regola il mercato azionario o altri mercati finanziari. La leva 1 a 400 è quindi vietata nei Paesi Europei.

Il super bonus al 110 % si allunga fino al 31 dicembre

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Con la conversione in legge del disegno di bilancio, il superbonus 110% potrebbe restare in vita per le CILAS PRESENTATA ENTRO IL 31-12-2022.

E’ quanto emerge da voci di corridoio che parlano di emendamenti alla legge di conversione del dl 176/2022, che farebbero riaprire al bonus nella misura del 110% FINO AL 31-12-2022 DIETRO PRESENTAZIONE DELLA CILAS.

Inoltre la possibilità di far vivere il 110% FINO AL 31 DICEMBRE 2022 è STATA AVVALORATA DA QUANTO DICHIARATO DALL’ONOREVOLE MAURIZIO LEO, CHE HA APERTO ALLE TANTE RICHIESTE DI PROROGA DELL 110% da parte delle associazioni di categoria.