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Danno emergente lucro cessante. Modello precompilato di perizia

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 MODELLO DI PERIZIA DI DANNO EMERGENTE, LUCRO CESSANTE E DANNO FUTURO,

COMPLETO DI NORME E FORMULE PER LA DETERMINAZIONE DEL  RISARCIMENTO.


Facilmente adeguabile a ogni tipologia di attività e di danno ricevuto da terzi.

Con il modello di perizia danni (derivante da STIMA REALE già contenente i motivi, le norme e le formule) sarà «Molto semplice» costruire una perizia per danni economici (danno emergente, lucro cessante e danno futuro) e conferirne un valore ai fini della richiesta di risarcimento da richiedere ai terzi. Il modello precompilato è una base solida di modello di perizia danni,  da cui partire per la redazione di una perizia in fattispecie, e che permetterà di dedicarsi esclusivamente  alla ricerca dei documenti a supporto e dimostrazione dei danni, da citare nella medesima relazione per danno emergente e lucro cessante. E’ il caso quindi del comportamento di terzi che con proprie e illegittime azioni causano l’interruzione del ciclo economico di una impresa. Tali tipologie di danni economici, quando dimostrati nel corso di un contenzioso giudiziario, «costituiscono diritto al risarcimento» con sentenza del giudice in via equitativa.

Cenni giuridici sul danno emergente – lucro cessante – danno futuro Facciamo un piccolo cenno sulle differenze esistenti tra il danno emergente, il lucro cessante e il danno futuro o perdita di chance, ai fini della possibilità di ottenere dal giudice il risarcimento dei danni subiti da far corrispondere ai terzi che deliberatamente hanno causato gli stessi. Per legge, tutte le tre tipologie di danno economico sono teoricamente risarcibili, alcuni con determinazione del quantum in maniera precisa (come il danno emergente patrimoniale) altre mediante valutazione equitativa del giudice medesimo.

Danno emergente. Il danno emergente riguarda la valutazione economica della perdita patrimoniale subita dal ricorrente per causa di un terzo. Ai fini della richiesta di risarcimento. Esso è quantificabile in maniera precisa, in relazione alla riduzione del patrimonio del ricorrente direttamente causato da azioni di terzi. 

Perdita di profitto. Il lucro cessante invece riguarda il reddito non conseguibile a causa del comportamento illegale dei terzi. A differenza del danno emergente il lucro cessante fa riferimento ad una situazione futura e non attuale. La sua valorizzazione, e attualizzazione,  ai fini del risarcimento attiene alla mancata “ricchezza futura non conseguibile” per causa del comportamento dannoso tenuto da terzi. Chiaramente, ai fini dell’indennizzo del valore equivalente, la sua quantificazione monetaria ( a differenza del danno emergente) è solo prevedibile! 

Perdita di chance o danno futuro. Anche il danno futuro è un danno patrimoniale (come il danno emergente) ma è anche configurabile come perdita di reddito ossia come lucro cessante per effetto della inevitabile riduzione della futura potenzialità reddituale dell’impresa.

Nel proforma di perizia (ELABORATO SU REALI PERIZIE PRESENTATE IN TRIBUNALE)  troverete le sentenze che liquidano sia il danno futuro che il lucro cessante oltre al danno emergente. Con questo utilissimo modello pronto all’uso di perizia di stima di danno emergente e lucro cessante (che per sua natura è attività complessa) potrai realizzare “in brevissimo tempo” un’attività professionale di elevato valore sia economico che professionale.

         

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(Il responsabile Merola Giuseppe – commercialista – iscritto ODCEC di Sala C. SA 101/a)

Boccia indagata per violenza fisica al ministro Sangiuliano… Sistemi da regime

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Boccia indagata per violenza a corpo politico Per lei anche l'ipotesi di reato di lesioni

Stento a credere che Maria Rosaria Boccia, oltre al danno che ha subito, sia stata denunciata dal ministro per violenza fisica, oltraggio e altro, tanto che è stata iscritta dai di PM ROMANI nel registro degli indagati, dopo la denuncia presentata dal ex-ministro della Cultura Sangiuliano.

Alla Boccia , è contestato il reato di violenza fisica e lesioni fisiche al ministro. Incredibile. Per cui i carabinieri hanno perquisito la sua casa, dopo avergli sequestrato il cellulare, il computer e altro, utilizzato durante le ore liete che il ministro Sangiuliano ha avuto il fegato di passare con la furba BOCCIA, davanti ai Parlamentari davanti alla moglie davanti al popolo italiano.

SICURAMENTE CI TROVEREMO A SENTIRE CHE GIUSTIZIA E’ FATTA SE LA BOCCIA SARA’ INCANTENATA ,,, MENTRE AL CONTRARIO SE SANGIULIANO SARA’ AI FERRI ,,,, SARA’ COLPA DELLA MAGISTRATURA POLITICIZZATA .

QUESTE SONO LE PROVE DI REGIME … MA CHE GLI ITALIANI SANNO COME RIMETTERE A POSTO … SICURO

FONTE: ANSA

 

Pensioni, via opzione donna, via Ape sociale, via quota 103 si arriva a 104, aumento finestre da 3 a 6 mesi ..

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Probabile stangata sulle pensioni, via opzione donna, via ape sociale, via quota 103 e arriva 104 e aumento delle finestre di pensionamento … MA …. il problema è che i pensionati sono ferventi sostenitori di questa destra …

Queste batoste scritte nel titolo, sono le misure quasi certe che stanno entrando nella legge di bilancio 2025. La coperta è cortissima, e il Governo a parte la propaganda, dovrà per forza mettere le mani da qualche parte e recuperare risorse per finanziarie la manovra di bilancio si parla di 16 miliardi circa ma dovrebbero aumentare almeno a 25 …

Opzione donna quasi certamente andrà via , o dovrebbe andar via, dipende se il governo ritiene che sia elettoralmente conveniente … ma probabilmente è pol-sconveniente visto che la premier è molto osannata dal gentil sesso.

Quota 103 dovrebbe essere innalzata a quota 104, è una necessità, ma che esente da altre diatribe potrebbe salvarsi con il condono di cui si parla in questi giorni …. un ennesimo bel condono tombale che si aggiunge al concordato preventivo, che sarebbe conveniente per gli evasori che andrebbero a seppellire gli anni dal 2018 al 2022 ,,, quando con i soldi evasi hanno comprato ville yatch e creato ricchezze miliardarie, essendo evasori totali, o utilizzatori di prestanomi, creatori di società fantasma che hanno rubato al fisco miliardi ….

L’APE SOCIALE ANDRA’ VIA CON SICUREZZA.

LE FINESTRE DI PENSIONAMENTO AUMENTERANNO DA 3 A 6-7 …

Tutto questo, ripetiamo a meno che, l’esecutivo di grande profilo, non avrà il coraggio di ripetere il condono tombale 2002, che è stato un colpo di spugna fantastico per evasori piccoli, ma soprattutto per i grandi, dove anche i reati venivano annullati.

Questa è l’Italia, e con la sottoscrizione del nuovo PATTO DI STABILITA’ EUROPEO, non si scherza ….

Siamo sicuri che il Governo di grande profilo PRENDERA’ I SOLDI A QUEGLI ITALIANI CHE NON LI HANNO VOTATI.

Questa è l’Italia, dove chi governa è stato sponsorizzato da burattinai di alto profilo e scelti proprio per il loro quoziente pari a meno 20 … SE NON AVESSERO IL PROPRIO SPONSOR HO DIFFICOLTA’ A PENSARE CHE SAREBBERO ASSUNTI PER AVVITARE BULLONI ALLA FIAT.

Patente edilizia necessaria

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Dal 1° ottobre 2024 è obbligatorio dotarsi della patente edilizia pena pesanti sanzioni.

LA PROCEDURA

Entro il 1° ottobre 2024 è stato obbligatorio inviare autocertificazione del possesso dei requisiti necessari per ottenere la patente punti. Entro il 31 ottobre 2024 sarà necessario documentare il possesso degli attestati autocertificati in via provvisoria il 1° ottobre 2024.

Il titolare o il legale rappresentante dell’impresa edile dovrà inviare domanda alla pec dell’ispettorato del lavoro dichiarazionepatente@pec.ispettorato.gov.it, dove autocertifica il possesso dei requisiti obbligatori.

Nella domanda segnalare:
– Iscrizione CCIAA;
– Adempimento degli obblighi formativi;
– Possesso di DURC e DUVRI validi;
– Certificazione di regolarità fiscale, se previsto;
– Designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP), se previsto.

I richiedenti devono inoltre indicare ANAGRAFICA DEL TITOLARE / RAPPRESENTANTE E I DATI INDENTIFICATIVI.

In caso di dichiarazioni non veritiere, la patente viene revocata per un anno.

 

Inps: contributi IVS e contributi alla gestione separata. Dovuti entrambi per doppia attività.

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L’INPS con la Circolare n. 78 del 14 5 2013 ha chiarito che in caso di esercizio contemporaneo di doppia attività, di cui una soggetta al pagamento dei contributi IVS e l’altra soggetta al pagamento dei contributi alla gestione separata, «l’imposizione contributiva è dovuta per entrambe».

L’Inps chiarisce il regime contributivo da applicare nei casi di contemporaneo esercizio di una attività imprenditoriale, che prevede l’obbligo di iscrizione e pagamento dei contributi IVS artigiani e commercianti, ed un’altra attività per la quale i redditi percepiti sono assoggettati al pagamento dei contributi alla gestione separata INPS.

In tali casi il soggetto ha l’obbligo dell’imposizione contributiva «PER ENTRAMBE LE ATTIVITA’», sia ai fini del pagamento dei contributi IVS – artigiani e commercianti- sia ai fini del pagamento dei contributi dovuti alla gestione separata INPS ex-lege n. 335/1995.

La circolare, continuando afferma,  che ai fini dell’obbligo dell’iscrizione e del pagamento della doppia contribuzione “non è contemplata la verifica della prevalenza di una attività rispetto all’altra”  bensì l’abitualità e la professionalità con cui la prestazione viene effettuata, salvi gli altri requisiti occorrenti in riguardo alla normativa del settore.

La circolare suddetta cita anche alcuni esempi:

* I soci lavoratori che all’interno della compagine sociale prestano la propria attività allo scopo del raggiungimento del fine sociale, sono obbligati all’iscrizione e al pagamento dei contributi IVS artigiani e commercianti.

* Viene considerata abituale e quindi soggetta a contribuzione l’attività prestata in maniera continuativa anche se per poche ore al giorno e non per tutti i giorni.

Deputati a tali verifiche, ai fini dell’obbligo dell’imposizione contributiva, saranno gli uffici territoriali dell’INPS dislocati sul territorio.

Istat: calo dei consumi causa recessione

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Ieri l’Istat ha pubblicato il rapporto annuale 2013 sull’andamento dell’economia: “la recessione é dovuta alla caduta della domanda interna (-6% circa), alla riduzione del credito bancario (-40 miliardi rispetto al 2011)  e alla riduzione del reddito disponibile delle famiglie (pressione fiscale enorme al 44%)”.

Quessto in sintesi quanto ha comunicato l’Istat nel suo rapporto annuale pubblicato ieri “La diminuzione del Pil ha determinato, congiuntamente alle turbolenze finanziarie e alle politiche fiscali restrittive, una notevole caduta della domanda interna. Il crollo dei consumi ha risentito della flessione del reddito disponibile delle famiglie, che è stato anche penalizzato da un’inflazione rimasta relativamente sostenuta nonostante il quadro recessivo. Questo aspetto della crisi emerge anche dalle valutazioni delle imprese che segnalano, a partire dalla fine del 2011, una generale riduzione dei volumi credito, con un ritorno ai livelli pre-crisi. Durante il 2012 i casi di razionamento dei finanziamenti bancari hanno creato maggiori problemi per le piccole imprese. Tale tendenza si è confermata anche per il 2012 ed inizio 2013: per le piccole aziende, compreso quelle solide, la probabilità di ottenere un prestito è stato pari alla metà delle medie e grandi imprese”.

Reddito disponibile delle famiglie ridotto con conseguente calo dei consumi, a causa dell’opprimente pressione fiscale al 44%,  diretta imputata della recessione con la flessione della domanda interna.

La Proroga di Unico 2013 sembra scontata, gli studi di settore ancora non pubblicati

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A 20 giorni (lavorativi) dalla scadenza per il pagamento delle imposte derivanti da unico 2013,  ancora non sono stati pubblicati nè il  modello ufficiale per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini degli studi di settore nè il software Gerico 2013. A questo punto  sembra scontata la proroga dei pagamenti derivanti dalla dichiarazione dei redditi Unico 2013 previsti per il 17 giugno 2013.

Non è dello stesso avviso il Ministro dell’Economia, che rispondendo ad una interrogazione parlamentare del vice presidente della Commissione bilancio alla Camera, Enrico Zanetti, ha dichiarato che ha ricevuto rassicurazioni “dalla Sose e dalla commissione degli esperti per gli studi di settore” che a breve saranno pubblicati, sul sito dell’Agenzia,  sia il modello che il software per gli studi di settore da utilizzare nella predisposizione del modello unico 2013 e dei relativi pagamenti per il 17 giugno 2013.

Sicuramente la proroga dei pagamenti di unico 2013 a questo punto, però, sembra scontata. E come al solito sarà concessa all’ultimo minuto.

Infatti a circa 20 giorni lavorativi dal primo appuntamento con i pagamenti di unico 2013, previsto per il 17 giugno 2013, non si fará in tempo ad aggiornare tutti i software applicativi per la compilazione della dichiarazione dei redditi,  ed avere la possibilitá  di elaborare il modello Unico.

Sarà necessario molto lavoro per inserire tutti i dati per gli studi di settore, anche per le modifiche che concernono i correttivi della congiuntura speciale anti-crisi.

Si ritiene a questo punto che la proroga di unico 2013 sia necessaria e obbligata,  “anche se gli studi di settore fossero pubblicati giá oggi 23 maggio 2013”.

Firma digitale nella pubblica amministrazione. A breve anche la fatturazione elettronica

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Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 117 del 21 05 2013 il DPCM 22 02 2013 che disciplina l’utilizzo della firma digitale nella Pubblica Amministrazione.

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 febbraio 2013  ha disciplinato l’utilizzo della firma digitale nella pubblica amministrazione tramite adeguamento della firma elettronica al Codice dell’Amministrazione Digitale.

Tale provvedimento  prevede l’utilizzo della firma digitale o elettronica avanzata ai fini delle comunicazioni telematiche tra pubbliche amministrazioni e cittadini.

La classificazione delle firme in formato elettronico sono:

  • La Firma elettronica: identificazione informatica effettuata tramite dati in forma elettronica.
  • La Firma elettronica avanzata: identificazione informatica che permette di condurre al firmatario di documenti con la sicurezza della loro connessione unica al firmatario stesso;
  • La Firma qualificata: Tale firma è basata su di un certificato qualificato che utilizza un dispositivo per la creazione della firma;
  • La Firma digitale: Particolare tipo di firma elettronica avanzata che si base su di un sistema di due chiavi crittografiche, una pubblica e l’altra privata.

Ma è attesa la seconda parte della riforma del codice dell’Amministrazione digitale.

Un secondo decreto darà attuazione al nuovo obbligo di fatturazione elettronica verso gli enti pubblici.

Tale processo di ricezione di documenti e fatture potrá avvenire solo in formato digitale e permetterà alle P.A. di avere con immediatezza il monitoraggio della formazione della spesa pubblica, della liquidazione dell’IVA, CREANDO SUL MERCATO UN PROCESSO VIRTUOSO DI MODERNIZZAZIONE DEI RAPPORTI ECONOMICI.

Condono tombale, edilizio per la riduzione delle tasse.

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Condono tombale ed edilizio.

Questo occorre… per dare slancio all’economia. 

In questa situazione perchè non potremmo rilanciare il condono tombale ed edilizio.

I condoni basterebbero per ridurre la pressione fiscale di almeno 5-6 punti e rilanciare i consumi. Sarebbe un’azione una tantum, capace di risolvere ogni problema e far ripartire “crescita ed occupazione”. E’ vero fa male, ed è a favore degli evasori, ma dopo tutto cambierà.. ci sarà il reato penale di evasione…

Il condono è stato citato come soluzione anche dalla Corte dei Conti, perché si utilizza per ridurre una volta per tutte la pressione fiscale, una volta sola, e poi manette agli evasori.

Una politica nel segno della discontinuità dovrebbe agire molto diversamente rispetto al Governo Letta che agisce invece nel segno della sterilità.

Le due cose più importanti per salvare il Paese:

 1) Intervento dello Stato per tamponare la chiusura incontrollabile delle micro e piccole imprese ad un ritmo impressionante: circa 100 al giorno, tra fallite e chiuse autonomamente. Circa 10.000 dall’inizio dell’anno, con 50.000 posti di lavoro persi al mese. La causa è la restrizione del credito alle imprese da parte delle Banche. Ma da Letta non una parola in tal senso. Invece l’esecutivo dovrebbe intervenire con la garanzia pubblica affinchè le banche riaprano ai finanziamenti alle micro-imprese.

2) Secondo necessario intervento che aspettiamo da vent’anni: Riduzione drastica delle tasse e della pressione fiscale di almeno 6 punti.

Occorrono 50 miliardi circa:

Le risorse:

  • Ultimo condono fiscale, contributo edilizio;
  • Riduzione delle spese militari;
  • Convenzione con i paradisi fiscali, Svizzera, Austria, Lussemburgo, San Marino.

Questa è  politica sovversiva della verità! tanto cara a Letta. 

Se non si attuano queste misure “ci saranno altri motivi di sistema”, che noi evidentemente non conosciamo.

Bonus mensile di 190 euro al mese per le aziende che assumono lavoratori licenziati

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Il Decreto del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha previsto un bonus di 190 al mese per quelle aziende che assumono nel 2013 lavoratori licenziati nei 12 mesi predenti l’assunzione. Trattasi del decreto del Ministero del lavoro  e delle Politiche sociali del 19 aprile 2013, che in data 13 maggio 2013 è stato registrato alla Corte dei Conti.

BENEFICIO:

  • Il Bonus mensile di 190 euro verrà erogato al datore di lavoro per 12 mesi se il lavoratore è assunto a tempo indeterminato;
  • Il Bonus mensile di 190 euro verrà erogato al datore di lavoro per 6  mesi se il lavoratore è assunto a tempo determinato;
  • In caso di rapporto a tempo parziale il bonus mensile di 190 euro è spettante in proporzione al rapporto tra orario di lavoro effettivo e orario normale di lavoro.

REQUISITI DEL LAVORATORE:

Il neo assunto deve essere stato licenziato nei 12 mesi precedenti l’assunzione.

OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO:

Il datore di lavoro deve garantire al lavoratore assunto la formazione professionale sul luogo di lavoro anche mediante il ricorso a risorse destinate alla formazione continua.

ISTANZA:

Per usufruire del beneficio i datori di lavoro dovranno inoltrare istanza all’INPS esclusivamente per via telematica con l’indicando dei dati relativi all’assunzione effettuata e ai fini del bonus.

Proroga del 730 al 10 giugno

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Necessaria la proroga del 730 al 10 giugno 2013, molti ne sono i motivi: congelamento IMU sulla prima casa e difficoltà nel reperimento  dei CUD INPS, che da quest’anno non sono stati spediti al domicilio dei contribuenti.

La scadenza per la presentazione del modello 730 2013 ad un centro di assistenza fiscale o ad un professionista abilitato è stata prorogata al 10 giugno 2013.

La proroga del 730 si è resa necessaria per le tante complessità che il nostro Paese cagiona senza motivi. Come la decisione di non inviare i CUD a pensionati e disoccupati, senza neanche darne comunicazione diretta.

Lo ha previsto un DPCM con cui l’esecutivo ha accettato l’appello di proroga del 730, inviato sabato scorso dalla Consulta dei Caf, che faceva presente come in 100mila 730 era stato utilizzato il credito risultante dallo stesso per pagare la prima rata dell’ IMU sulla prima casa, poi sospesa dal DL 54/2013 IMU CIG.

La proroga del 730 al 10 giugno 2013, rispetto alla originaria scadenza prevista per il  31 maggio 2013, darà più tempo a CAF e professionisti abilitati di reinviare i modelli 730 modifato senza dover aspettare il 25 10 2013 per presentare il modello 730 integrativo chiedendo il rimborso di quanto pagato.

Tale possibilità ovviamente è data solo a quei contribuenti che avevano già inviato la dichiarazione tramite un caf o un professionista abilitato.

Non possono far nulla invece coloro che hanno presentato il modello 730 direttamente al datore di lavoro entro il 15 maggio 2013.

Inoltre per la prima volta quest’anno l’INPS ha inviato, con una decisione discutibile, i cud solo tramite supporti telematico. Anziani e non utilizzatori di internet, hanno dovuto fare i salti mortali per capire dove recuperare il CUD/2013.

Oltretutto molti contribuenti, come ad esempio, coloro che hanno ricevuto indennità di disoccupazione non sapevano nemmeno di dover ricevere il CUD, e quando negli altri anni arrivava a domicilio chiaramente si preoccupavano di farlo controllare ad un professionista.

In tali casi quest’anno ci saranno molte dichiarazioni omesse ma dovute, per le quali, in ogni caso il contribuente potrà sempre opporre la mancata comunicazione di qualsiasi notizia in riferimento alla necessità di reperire autonomamente il CUD per compilare la dovuta dichiarazione dei redditi.